Scheda: Soggetto - Tipo: Società

Studio Del Campo

Bottega artigianale specializzata nella produzione di smalti a gran fuoco, fondata nel 1957 dalla collaborazione degli artisti Virgilio Bari, Euclide Chiambretti, Bianca Tuninetto e Lidia Lanfranconi. Il periodo di attività dello Studio coincide con l’affermarsi del design industriale e dell’astrattismo nell’arte italiana.

 


Lat: 45.061501826155435 Long: 7.690570303976641

Fondazione: 1957

Fine/Cessazione: 1997

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Categorie

  • bottega | pittore | scultore | incisore | artista | artigiano

Tag

  • design | artigianato | Novecento | smalto

1. Le origini

Nel dopoguerra Torino, come il resto dell’Italia, visse un periodo di grande sviluppo economico distinto da profonde trasformazioni culturali e da un’imponente fase di crescita economica e fermenti sociali.


In un panorama contraddistinto da uno sviluppo industriale rapido e travolgente, la sensibilità italiana verso l’arte non tardò a far sentire la sua influenza, spingendo gli artisti a ricercare un ruolo in una realtà fatta di oggetti prodotti in serie. La volontà di andare oltre al carattere mimetico della produzione industriale e, al contempo, di dare una nuova fisionomia all’artigianato portò quattro studenti della Scuola di pittura della “Libera Accademia” di Torino a sperimentare la tecnica dello smalto a gran fuoco. Nacque così lo Studio Del Campo, il cui nome richiama i terreni agricoli che circondano la prima sede.

Il segno grafico del logo con cui si distinguono rappresenta il solco che gli Etruschi tracciavano per definire la proprietà e che simboleggia, nel caso della bottega, la competenza acquisita nella tecnica dello smalto, procedimento che stimola creatività e immaginazione continua.

 

I primi passi della Bottega sono segnati dalla produzione di piccoli artefatti, come oggetti preziosi e arte sacra, ma anche comuni oggetti per la casa e complementi d’arredo, nel tentativo di promuovere questa produzione con mostre in gallerie per aumentare la clientela. Si segnala, come primo esempio di questa attività di promozione, la partecipazione della "Comunità artistica" alla seconda edizione della "Rassegna italiana del gioiello e dell'oreficeria", che ebbe luogo a Torino nel 1956, a Palazzo Reale. A questa ne seguirono molte altre.

 

2. La produzione e le collaborazioni

Vasi, vassoi, bottiglie, sculture, maniglie per porte a vetro evidenziano l’intento di valorizzare le qualità intrinseche dello smalto e di tradurre in ricerca estetica le varie espressioni pittoriche contemporanee, con risultati che si modificano nel tempo: si variava da scene complesse e plastiche a segni dinamici di matrice futurista e tendenti all’astrazione. Nel corso degli anni i quattro artisti hanno sperimentato l’impiego dello smalto su diversi materiali (acciaio, bronzo, argento, rame e ferro battuto), lavorati con svariate tecniche: cloisonné, champlevé-reservé, basse taille, grisaille.

 

Dal 1957, con la partecipazione all’XI Triennale di Milano, la bottega Del Campo arriva a definire il proprio stile: linee sobrie e precise che, attraverso giochi chiaroscurali, valorizzano la consistenza luminosa, insieme all’uso di smalti monocromi per donare brillantezza all’oggetto permettendo un’ampia varietà cromatica al passo con i tempi.

 

Fino alla chiusura dell’attività, nel 1997, sono state numerose le collaborazioni con architetti, designer e artisti, tra i quali: Gio Ponti, Toni Cordero, Augusto Romano, Carlo Mollino. Alcuni esempi di maniglie realizzate dallo Studio sono visibili nella Camera di Commercio di Mollino, alla casa di via Cibrario di Ugo Cavallini, in alcuni bar, come il “Jolly” di Piazza Bernini, negozi, e nelle sedi dell’allora Istituto Bancario San Paolo, che aveva commissionato maniglie blu con l’effigie del santo.

 

Il valore delle creazioni realizzate non risalta le singole individualità, ma è frutto della collaborazione e del rapporto alla pari tra i componenti della bottega, attitudine che ha reso Del Campo uno studio apprezzato in tutto il mondo e all’avanguardia per l’epoca.

 

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Ente Responsabile

  • CSSD (Centro Studi Storia del Design in Piemonte)