Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Bruno Buozzi (Pontelagoscuro 1881- Roma 1944)

Nessuna Immagine

Militante socialista, sindacalista e politico, nel 1909 è segretario della Cgdl. Deputato dal 1919 al 1926, anno in cui emigra in Francia. A Parigi ricostituisce la Cgdl, che dirige fino al 1940. Nel 1941 è arrestato dalla Gestapo e consegnato alle autorità fasciste. Dopo l’armistizio torna alla clandestinità; nel 1944 è arrestato e fucilato dai nazisti.


Nascita: 1881

Morte: 1944

Translate

Categorie

  • partigiano | sindacalista

1881    Nasce il 31 gennaio a Pontelagoscuro (Ferrara)
1909    Segretario generale della Fiom
1911    Si trasferisce a Torino
1919    Eletto Deputato alla Camera per il Psi (riconfermato nel 1921 e nel 1924)
1912-21    Membro del Consiglio direttivo della Confederazione generale dei lavoratori (Cgdl)
1925    Segretario generale della Cgdl
1926-40    Emigra in Francia, dove ricostituisce la Cgdl
1930-40    Membro del Partito socialista riunificato di Pietro Nenni
1941    A febbraio è arrestato dalla Gestapo, a giugno è consegnato alle autorità italiane
1943    Il 25 luglio gli viene affidata la direzione della Cgdl, dopo l’armistizio torna alla clandestinità
1944    Il 13 aprile è arrestato a Roma, il 4 giugno è fucilato dai nazisti

Bruno Buozzi nasce il 31 gennaio del 1881 a Pontelagoscuro (Ferrara). Si trasferisce giovanissimo a Milano dove lavora come operaio alle Officine Marelli e alla Bianchi. Aderisce al Partito Socialista Italiano e si iscrive alla Fiom, facendo presto carriera. Nel 1909 viene nominato Segretario generale e nel 1911 si trasferisce a Torino, dove il sindacato colloca la propria sede. Negli anni successivi conduce numerose battaglie di rivendicazioni operaie, in particolare nei confronti della Fiat, e nel 1920 è uno dei protagonisti dell’occupazione delle fabbriche. Dal 1912 è membro del consiglio direttivo della Cgdl e dal 1918 al 1921 anche della commissione esecutiva.
Nel 1919 viene eletto per la prima volta deputato alla Camera nel collegio di Torino e Napoli per il Psi, riconfermato nel 1921 e nel 1924 per il Partito Socialista Unitario di Filippo Turati e Giacomo Matteotti, cui aderisce dopo il congresso di Livorno del 1921. Nel 1925 diventa Segretario generale della Cgdl, ma l’anno successivo, dopo l’emanazione delle leggi “fascistissime” è costretto a emigrare in Francia. Nel gennaio 1927 ricostituisce a Parigi la Cgdl, che il 5 marzo ottiene il riconoscimento dell’Internazionale sindacale di Amsterdam, nonostante l’opposizione dei comunisti e dei socialisti massimalisti, che avevano ricostituito l’organizzazione in Italia. Dirige la Federazione fino al 1940, svolgendo attività di denuncia delle violenze fasciste e collaborando con diversi giornali e riviste. Nel 1930 pubblica con Valerio Nitti Fascisme et syndacalism.
Nel febbraio del 1941 viene catturato dalla Gestapo, consegnato alle autorità fasciste e inviato al confino. Liberato dopo la caduta del fascismo, gli viene affidata la direzione della Cgdl, ma dopo l’armistizio torna alla clandestinità, dove rimane in contatto con Giovanni Gronchi e Giuseppe Di Vittorio. Il 13 aprile 1944 è arrestato a Roma dai nazisti, nella notte tra il 3 e il 4 giugno è fucilato nei pressi di Roma, in località La Storta.

Alla sua memoria è stata intitolata la via già denominata "via III gennaio".

Fonti Archivistiche

  • Asct, Urbanistica e Statistica, deliberazioni della Giunta popolare, 10 novembre 1945, verbale 37

Soggetti correlati

Ente Responsabile

  • ISMEL