Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Farmacia degli Stemmi, già Alleanza Cooperativa Torinese N. 7

Storica farmacia del Regio Ospizio di Carità, collocata sotto i portici di via Po dal 1732, conserva arredi ottocenteschi di grande qualità, forse dell'ebanista regio Gabriele Capello detto il Moncalvo.


VIA PO 31

Notizie dal: 1692

Committenza: 10 Maggio 1717

Realizzazione: 1732

Translate

Categorie

  • farmacia

Tag

  • Locali storici

1. Cenni storici

La Farmacia degli Stemmi si trova sin dalle sue origini all'interno del palazzo edificato alla fine del Seicento come sede definitiva del Regio Ospizio di Carità, oggi conosciuto come Palazzo degli Stemmi. Sulla soglia in marmo del portale d'ingresso é riportata in caratteri di piombo, come data di fondazione, l'anno 1732. In realtà la presenza della farmacia é documentata all'interno dell'Ospizio almeno sin dal 1692 — anche se con tutta probabilità non nei locali attuali — con prevalente finalità di assistenza ai ricoverati.

In seguito al nuovo assetto urbanistico previsto dall'apertura di via Po,  la struttura, che risulta pienamente operativa a partire dal 1697, fu poi interessata a successivi interventi  legati al Regio Ospizio di Carità, eretto per volontà di Vittorio Amedeo I e inaugurato il 7 aprile 1717 (1).

Nel 1732, con l'acquisto da parte della Compagnia di Carità di una delle licenze istituite con Regie Patenti allo scopo di soddisfare le esigenze createsi con l'incremento della popolazione urbana, la Farmacia del Regio Ospizio di Carità venne aperta ufficialmente anche al pubblico esterno. Nel 1781 è legata allo speziale Verulpo "direttore della spezieria del regio Ospizio di Carità".

Nella seconda metà dell'Ottocento, con lo spostamento del Regio Ospizio di Carità nella nuova sede di corso Unione Sovietica — realizzata su progetto di Crescentino Caselli con la nuova denominzazione di Ospizio di Carità dei Poveri Vecchi, la farmacia di Palazzo degli Stemmi viene alienata a privati tramite bando indetto nel 1886. Nel 1920 diviene Alleanza Cooperativa Torinese.

In seguito al crollo del Palazzo degli Stemmi nel 1984, il cambio di titolarità e alcuni anni nella sede provvisoria di via Rossini, la farmacia torna nella sue sede storica nel 1991.

2. Arredi esterni

La farmacia si affaccia sul sottoportico di via Po con due vani vetrina, entrambi decorati con portali neoclassici in marmo di Carrara: quello di sinistra originale, quello di destra, coinvolto nel crollo di Palazzo degli Stemmi, ricostruito. La struttura è composta da due lesene con capitelli ionici e trabeazione con cornice sagomata, adibita a portainsegna con scritta composta da caratteri metallici applicati "Farmaceutica". La vetrina di destra contiene la porta di ingresso al locale.

Tra i due portali è collocata una grande insegna a sfondo verde scuro in vetro con stemma sabaudo, riproduzione di una precedente.

3. Arredi interni

Il vano vendita conserva gli arredi ottocenteschi la cui qualità induce a ipotizzare l'intervento di un ebanista di grande capacità quale Gabriele Capello detto il Moncalvo: scaffali a parete scanditi da semicolonne intagliate e pannelli con simboli farmaceutici;  cassettiere sulle quali sono riportati in lettere bronzee i nomi delle spezie conservate all'interno; il bancone , anch'esso riccamente scolpito, si piega ad angolo e termina con una testata arrotondata.  Elemento caratteristico inserito nel disegno degli scaffali sono le porte di comunicazione con il retro: serramenti  in legno e vetro curvi che riprendono il disegno degli arredi.

L'arredo, dopo i restauri eseguiti alla fine degli anni '80, si presenta in una veste molto simile a quella dell'epoca della sua realizzazione, ad eccezione del pavimento ligneo in noce, ciliegio e castagno probabilmente sostituito nei primi anni del 1900 con l'attuale pavimento a marmette veneziane (2).

La farmacia è dotata di magazzini nell'interrato e laboratori al piano ammezzato, con affaccio sul sottoportico.

Note

(1) Negli archivi storici della città di Torino si conserva un documento, datato 10 maggio 1717, che rappresenta il primo atto ufficiale relativo alla Farmacia degli Stemmi. In esso vengono definiti obblighi, mansioni ed emolumenti del futuro direttore della spezieria, tale Pietro Gerbone, nonchè del "primo giovane" aiutante, Pietro Bongiovanni, destinato alla successione del primo "in caso di morte o altro". Da questo documento risulta con evidenza che l'attività della farmacia nei primi decenni del 1700 é rivolta esclusivamente agli ospiti dell'Ospizio di Carità.

(2) I progetti ed i preventivi per la realizzazione dei lavori — conservati in originale presso l'Archivio Storico della Città — ci presentano un progetto diverso da quello effettivamente realizzato, ma é quasi certo che furono limitate le modifiche eseguite nel tempo all'impianto originario.

 

Fonti Archivistiche

  • Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, Costanzo P./Delpiano P., scheda n. R0081878 e Allegati

Fototeca

Ente Responsabile

  • museoTorino