Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Farmacia Collegiata Ferrero

All’angolo tra via del Carmine e piazza Savoia, è rilevante esempio di farmacia settecentesca caratterizzata da devanture di notevole importanza decorativa e completa di arredi originali e suppellettili.


VIA DEL CARMINE 1

Notizie dal: XVI Sec. (1500-1599)

Realizzazione: 1768

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  • farmacia

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  • Locali storici

1. Cenni storici

Figurava già fra le ventiquattro spezierie collegiate della città nel Cinquecento anche se non se ne conosce l’esatta ubicazione originaria. Tra il 1761 e il 1768 si stabilisce definitivamente nei locali previsti per uso commerciale nel fastoso palazzo Saluzzo Paesana, realizzato tra il 1715 e il 1722 da Giacomo Plantery, allievo di  Filippo Juvarra, nell'antica piazza Susina, punto di incontro tra la vecchia città e i quartieri ridefiniti dal terzo ampliamento urbanistico del primo Settecento.

2. Arredi esterni

La devanture tardo settecento in marmo scolpito e inciso è un raro esempio di decorazione dell'epoca la cui tipologia costituisce un modello decorativo piuttosto diffuso nell’Ottocento per l'ingresso di attività commerciali di status elevato, farmacie e di altre tipologie commerciali.

I due eleganti portali in marmo statuario, di uguale disegno ma di diversa grandezza, sono ancorati a parete con borchie in bronzo a metà altezza; nell’architrave con lunetta scolpita con i simboli farmaceutici (in quella su via del Carmine, due vasi da farmacia chiusi), è inserita l’insegna, incisa, dipinta e dorata. I portoncini  in legno di noce aprono su due ingressi a bussola decorati con simboli farmaceutici scolpiti.

3. Arredi interni

Il locale si articola in una prima sala vendita con arredi originali settecenteschi e un pavimento di marmi pregiati; sul retro, due sale ampliano il locale originale e costituiscono il laboratorio-studio.

Tutto l’arredo, di stile barocco piemontese, è in noce massiccio: sul solenne bancone angolare con ripiano in marmo e pannelli modanati, compaiono motivi decorativi che ritornano sulle ante delle credenze lavorate  a rilievo e visivamente alleggerite dai ripiani in marmo chiaro.

Gli scaffali, sorretti da mensole lignee, si presentano in parte a giorno, in parte a vetrina, con vetri originali, completati da cassettini laterali, contenitori di piante medicinali.

Il retrobottega, destinato a laboratorio, conserva arredi in lacca bianca ricoperti da funzionali superfici in marmo bianco: fra di essi un armadio a due ante destinato a ricoverare i veleni e le materie tossiche.

4. Suppellettili

Vasi in ceramica e contenitori in vetro allineati con studiata regolarità, scatole lignee destinate a materiali secchi la cui indicazione è dipinta a olio sul fronte, costituiscono la nota più evidente di questo luogo.

Vanto dell’antica spezieria è un mortaio in bronzo con base di legno che reca incisa la data 1767, presunto anno di inizio dell’attività in questa sede, elemento importante di una ricca e ben conservata collezione di strumenti: bilancine, mortai, torchi.

Fonti Archivistiche

  • Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, G.Auneddu, M.L.Laureati,A.Costantino, scheda n. R0082080 e Allegati

Fototeca

Ente Responsabile

  • MuseoTorino, 2016