Scheda: Evento - Tipo: Storico

Giugno 1945: tornano in città le raccolte di Museo, Biblioteca e Archivio municipali

Nel giugno 1945 la Giunta Popolare delibera di far rientrare i materiali archivistici e librari nonché le raccolte del Museo Civico di Torino, già trasferiti al Castello di Agliè e al Castello di Settime d'Asti per essere salvati dai bombardamenti. Nel settembre dello stesso anno la Giunta delibera il riallestimento di Palazzo Madama con gli arredi ritornati in città.


Data dell'evento: 13 Giugno 1945

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  • bombardamenti

La delibera

Asct, Deliberazioni della Giunta popolare, provvedimenti prefettizi, 13 giugno 1945, verbale 21, § 48

"Città di Torino. Deliberazione della Giunta popolare. 13 giugno 1945

§ 48 - Trasporto a Torino delle raccolte dei Musei Civici, della Biblioteca Civica e dell'Archivio municipale. Stanziamento dei fondi occorrenti.

La vicesindaco Marchesini Gobetti riferisce:

In seguito alle incursioni aeree del 1942 e 1943 la Civica Amministrazione ritenne opportuno trasferire fuori di Torino tutto il prezioso, insostituibile patrimonio artistico, bibliografico e archivistico di proprietà del Comune e in più il mobilio e l'arredamento del Palazzo Madama, dislocandone la parte maggiore al Castello di Aglié, e la restante parte al Castello di Settime d'Asti; dove tutti i materiali sono stati ben custoditi e, salvo verifica, non risulta abbiano avuto né danni né manomissioni.

Lo stato di guerra è ora cessato, per cui sono venute a mancare le cause che avevano indotto al trasferimento, ed è perciò necessario che tutti i preziosi materiali dei musei, della biblioteca, e dell'archivio municipale ritornino in sede, anche per il desiderio espresso dai proprietari dei predetti stabili di riavere sollecitamente la libera disponibilità dei locali.

Si aggiungono alle predette, evidenti ragioni di sicurezza, l'opportuno lavoro di controllo e di verifica dei materiali, ed il ripristino degli istituti d'arte e di cultura richiesto e desiderato da tutta la cittadinanza.

La direzione dei musei, che ha curato tutti i trasporti verso le sedi di sfollamento, informa che per il ritorno in sede dei materiali occorreranno almeno 35 viaggi di un autocarro della portata media di 50 quintali.

Dato il prezzo attualmente praticato dalle principali ditte di auto-trasporti, e cioè di L. 8.000 per giornata, esclusa la manodopera per le operazioni di carico e scarico, che, per ragioni di economia, saranno eseguite con il personale dei musei e con elementi della squadra di fatica municipale, la spesa occorrente per il trasporto di cui si tratta, compresi i compensi per ore straordinarie al personale ed altre spese varie, si aggirerà sulle L. 300.000.

Convenendo sulla opportunità e sulla necessità del ritorno in sede delle raccolte artistiche, bibliografiche ew aerchivistiche di proprietà del Comune:

la Giunta Popolare delibera lo stanziamento di L. 300.000 al titolo e per la causale di cui sopra; con prelievo della predetta somma dall'art. 106 C (spese in dipendenza della guerra) che ha una disponibilità di L. 813.320".

Il numero di viaggi previsti per il trasporto dei documenti non risultò sufficiente. In data 22 dicembre 1945 la Giunta deliberò di accordare un nuovo stanziamento di L. 50.000 per ultimare le operazioni.

Fonti Archivistiche

  • Asct, Deliberazioni della Giunta popolare, provvedimenti prefettizi, 5 settembre 1945, verbale 28, § 40
  • Asct, Deliberazioni della Giunta popolare, Provvedimenti prefettizi, 22 dicembre 1945, verbale 42, § 64
  • Asct, Deliberazioni della Giunta popolare, provvedimenti prefettizi, 13 giugno 1945, verbale 21, § 48

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà