Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Confetteria Avvignano

Presenza significativa nei portici di piazza Carlo Felice, la confetteria, realizzata nel 1926 su un precente locale, è uno degli esempi più pregevoli e meglio conservati della decorazione commerciale torinese


PIAZZA CARLO FELICE 50

Realizzazione: 1890

Trasformazione: 1926

Bombardamento: 1942 - 1945

Restauro: 1989

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  • negozio

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  • locali storici

1. Cenni storici

Nel 1890, nei locali dell’attuale Confetteria si stabisce la rivendita di liquori di Antonio Prunotto, casa fondata nel 1883, come testimonia un disegno dell'Archivio Storico della Città (1). In questo periodo viene realizzata la cornice in stucco della facciata, tuttora esistente.

Nel 1926 Silfredo Avvignano rileva i locali e qui trasferisce la sua confetteria, già attiva in via Sacchi: a questa data risalgono il completamento della facciata esterna con lastre di marmo e viene inserita la preziosa bussola d’ingresso; tra la vetrina e l’ingresso spicca l’insegna-tabella divenuta negli anni simbolo del locale.

Sono rilevanti l'uso estremamente ricercato dei materiali e la coerenza del disegno che sottolinea la continuità tra la decorazione esterna e il riallestimento interno dovuto all'antiquario Luigi Quaglino.

Restaurato a più riprese, fra gli altri dall'architetto Aldo Morbelli, il locale è stato seriamente danneggiato durante l'ultimo conflitto mondiale. Nel 1989 la famiglia Ferraro rileva l'attività e  intraprende il recupero conservativo del negozio, affidato  al laboratorio Nicola di Aramengo, noto restauratore torinese. Con il generale intervento la confetteria ha ritrovato la sua luminosa integrità recuperando le colorazioni originarie, quei toni zuccherini che costituiscono la sua attraente caratteristica.  Dal 1990 il locale fa parte dell’associazione Locali storici d'Italia. 

 

2. Arredi esterni

La devanture a cornice utilizza essenzialmente marmi e stucchi: alte pannellature in breccia policroma, opera del marmista Cappelletto; riquadrature e cornicioni modellati in stucco, con numerosi piccoli particolari decorativi: un architrave con decori a piccole rose e ovuli, cordoni e nodi nelle riquadrature che evidenziano l'ingresso e la vetrina. Tra questi è inserita  un'interessante insegna a tabella con iscrizione in oro CONFETTERIA AVVIGNANO succ. delicatesses, dove lo stucco viene trattato a simulazione del bronzo.

La bussola d'ingresso in legno, racchiusa tra minuscole pareti laterali dai pannelli intagliati nella parte bassa e ornati da targa con le scritte BOMBONIERE PER NOZZE e PRODOTTI DELLE MIGLIORI CASE, è un elemento di gusto classico che media tra l'esterno e il complesso apparato scenico interno.

 

3. Arredi interni

L'interno si compone di una sala rettangolare dalla volta a padiglione per esposizione e vendita, e di un piccolo retro.

L'ambientazione interna è di notevole fattura, opera dell'antiquario Luigi Quaglino: bancone scaffalatura e mobili vetrina in legno laccato e dorature in oro zecchino, con decorazioni a semicolonne e festoni, costituiscono gli arredi principali; le pannellature del banco su zoccolo e ripiano in marmo verde Alpi, sono intagliate con motivi a losanga formata da cordoni e nodi dorati, con particolari dipinti a olio a imitazione delle pietre dure.

Gli specchi dorati a parete e sul fondo delle mensole in vetro su montanti a colonnina e nodi d'appoggio in ottone, moltiplicano i riflessi delle lampade in ottone e delle laccature. L'equilibrio cromatico è ristabilito dallo zoccolo in marmo verde scuro.

Di grande interesse il ricco soffitto a cassettoni con decorazione floreale, realizzazione precedente all'intervento di Quaglino, completato dalla fascia sottostante, formata da lesene su mensoline che  ripartiscono il fondo in riquadri decorati a losanga centrale, e dal rivestimento delle pareti con lesene capitellate, con finta funzione di sostegno nel vano di passaggio al retro: stucchi policromi color pastello, sabbia, arancione e azzurro, con dorature in oro zecchino.

La vetrina interna decorata a smeriglio è arredata con una struttura in ottone reggimensola con montanti a colonnina.

Il pavimento in parquet è stato rifatto in occasione del restauro del 1989 su disegno di quello originale.

Note

(1) ASCT, Tipi e disegni, Facciate di botteghe,cart. 9, dis. 85.

Fonti Archivistiche

  • Legge Regionale 4 marzo 1995/n. 34 “Tutela e valorizzazione dei locali storici” catalogo Guarini Piemonte, presso CSI Piemonte, Costanzo P./Delpiano P., scheda n. R0154697 e Allegati

Fototeca

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Ente Responsabile

  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà
  • MuseoTorino, 2016