Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Stabilimento ex Fabbrica nazionale Carte da Parati già Barone Ambrogio e figlio

Edificio industriale di inizio Novecento riconducibile all’art nouveau, opera dell’architetto Pietro Fenoglio, con strutture in cemento armato ed eleganti murature perimetrali.


CORSO VIGEVANO 33

Costruzione: 1906 - 1908

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  • sala da ballo | liberty | fabbrica

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La ditta Barone Ambrogio nasce nel 1852 per produrre carte da parati ed è conosciuta in tutta Italia per la produzione di tappezzerie di qualità ad arabeschi e fiori. All’inizio del Novecento apre il nuovo stabilimento che occupa l’intero isolato compreso tra corso Vigevano, via Cigna, via Pinerolo, via Piossasco; nel 1907 cambia la ragione sociale in Fabbrica nazionale Carte da Parati già Barone Ambrogio e figlio (amm. Delegato Barone Alberto). Il fabbricato è progettato da Pietro Fenoglio, principale esponente dell’art nouveau a Torino, attivo soprattutto nei quartieri Cit Turin e San Salvario, autore di qualche intervento anche in Barriera di Milano, tra cui la parte più antica della Grandi Motori in via Damiano angolo via Cuneo e alcuni edifici civili in corso Venezia. L’edificio richiama l’edilizia ottocentesca neomedievale. Molto interessante è l'alzato verso le vie Cigna e Vigevano, costituito da una successione di grandi finestre a due ordini sovrapposti, raggruppate a due o a tre, di diverse altezze per correggere il dislivello della via. Le finestre sono sormontate da archi ribassati che si alternano a lesene in mattoni. Il liberty compare essenzialmente nelle inferriate in ferro battuto, nel portone su corso Vigevano e nella ringhiera della scala interna. Il fabbricato ha strutture che costituiscono una delle prime applicazioni del conglomerato cementizio armato realizzato con il sistema francese Hennebique, sistema del quale è concessionaria per l’Italia la ditta Porcheddu.
L’azienda è attiva fino al 1 settembre 1975 quando, al ritorno dalle ferie estive, i 116 dipendenti trovano la ditta chiusa e le lettere di licenziamento. La fabbrica verrà occupata per alcuni mesi dai dipendenti che tuttavia non riusciranno a far ripartire la produzione. Il fabbricato, dopo un periodo d’abbandono, subirà delle trasformazioni interne e verrà riutilizzato per attività varie di tipo commerciale, di servizi e ricreative (nel corso degli anni vi troveranno posto anche una palestra e una sala da ballo).

Cronologia

1906-1908 – Costruzione dello stabilimento;

1930 – Ampliamento;

1949-1966 – Ampliamenti e sopraelevazioni;

1975 – Chiusura dello stabilimento;

1982 – Variazione destinazione d’uso;

1983-1994 – Ristrutturazioni.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
STABILIMENTO CARTE DA PARATI GIÀ BARONE E FIGLI
Isolato compreso tra Corso Vigevano 33, Via Cigna, Via Pinerolo, Via Piossasco

Edificio industriale.
Edificio industriale di valore documentario, singolare opera di edilizia industriale degli inizi del Novecento con strutture in cemento armato e murature perimetrali, riconducibile al momento art nouveau.
Su progetto datato 1906 edificazione di fabbricato industriale opera dell'ing. Pietro Fenoglio.

R. NELVA, B. SIGNORELLI, Le opere di Pietro Fenoglio […], 1979; lD., Poesia di Pietro Fenoglio […], 1979, pp. 262-314; ASCT, Progetti Edilizi, ff. 277/1906; 185/1907; 231/1908.
Tavola: 26

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Progetti edilizi, 1906, n. 277.
  • ASCT, Progetti edilizi, 1907, n. 185.
  • ASCT, Progetti edilizi, 1908, n. 237.
  • AECT, Progetti edilizi, 1930, n. 730.
  • AECT, Progetti edilizi, 1949, n. 386B.
  • AECT, Progetti edilizi, 1958, n. 1300.
  • AECT, Progetti edilizi, 1966, n. 762.
  • AECT, Progetti edilizi, 1982, n. 3190.
  • AECT, Progetti edilizi, 1983, n. 1873.
  • AECT, Progetti edilizi, 1985, n. 922.
  • AECT, Progetti edilizi, 1994, n. 2620.
  • AP, dos. Torino, 1908, prat. 2930 (archivio Porcheddu presso Politecnico di Torino).

Ente Responsabile

  • Officina della Memoria