Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Ippodromo della Barriera di Stupinigi

Inaugurato nel 1898 e abbandonato pochi anni dopo, l’ippodromo della Barriera di Stupinigi era considerato, all’epoca, uno dei più belli d’Italia.


Lat: 45.05024 Long: 7.65358

Inaugurazione: 1898

Abbandono: 1904

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Categorie

  • impianto sportivo

A causa della notevole distanza dalla città che ostacolava l’affluenza degli spettatori, l’ippodromo del Gerbido, costruito per l’Esposizione del 1884, viene abbandonato nel giro di pochi anni e sostituito da una nuova struttura posta nell’immediata periferia della città, poco oltre il quartiere della Crocetta, e più facilmente raggiungibile. Il nuovo ippodromo è ben visibile nella Pianta di Torino allegata alla Guida Commerciale ed Amministrativa Paravia del 19041; la zona risulta anche servita da due linee di tram. La struttura viene inaugurata durante l’Esposizone Generale Italiana del 1898: «ha la forma di un dodecagono concavo irregolare, che comprende una larga pezza di terreno tra le barriere di Stupinigi e di Orbassano. Tre sono le piste: una interna, piccola, destinata alle corse al trotto; una seconda, ellittica, di m. 1708 di sviluppo, destinata alle corse ad ostacolo; la terza di forma quasi triangolare, con lo sviluppo di m. 1701, per le corse piane. Queste due ultime si congiungono poco dopo la penultima piegata e si estendono in un rettilineo di 438 m. […] Addossate alla cascina Giulì sorgono le due tribune: l’una in muro greggio, l’altra in assito. La prima è tripartita: il centro, con sporgenza in loggia, forma la tribuna reale, cui si accede per due comode gradinate. Delle due ali, la sinistra è riservata ai soci, la destra al pubblico del pesage. Sopra la tribuna reale vi è un terrazzo coperto, che ha per accesso una scaletta interna; esso è riservato ai soci. Sotto le tribune vi ha un elegante salone per buffet, e un altro per il totalizzatore. Questa tribuna, pur senza avere molta imponenza, è di squisito gusto artistico, e, benché scarsa di ornamenti, si presenta molto elegante; l’armatura del tetto, in ferro, è leggera e di sottile lavoro. Un magnifico panorama si discopre allo sguardo di chi è nelle tribune: la collina di Torino, e la città fiancheggiata dagli snelli minareti dell’Esposizione, distesa nella pianura, che il colle di Superga chiude con la lussureggiante verzura. Il pesage è vastissimo; adorno di aiuole fiorenti, forma un grazioso giardino, tra cui sorgono il villino destinato alle operazioni inerenti alle corse, alla direzione, ecc. …, ed i box. La seconda tribuna, fuori del pesage, è quella stessa del primo ippodromo, alquanto rimodernata»2.
Pochi anni dopo, tuttavia, il Municipio di Torino impone l’esproprio del terreno occupato dall’ippodromo di Stupinigi essendo l’aera destinata alla costruzione della nuova piazza d’Armi.

 

Note

1. Asct, Collezione Simeom, D131.

2. Astc, «L’Esposizione Nazionale del 1898», n. 11, p. 86, Collezione Simeom, B 743.