Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Ex cinema Lutrario e dancing Le Roi

Il proprietario Attilio Lutrario fa costruire il cinema che viene inaugurato nel giugno 1951. Nel 1959 l’architetto Carlo Mollino progetta gli interni della sala da ballo che occupa lo spazio al di sotto  della platea digradante. Il cinema chiude ma il dancing, nel frattempo chiamato Le Roi, prosegue tuttora la sua attività con gli arredi originali progettati da Mollino e recentemente restaurati.


VIA STRADELLA 8

Inaugurazione: 1951

Ampliamento: 1960

Abbandono: 1978

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Categorie

  • sala da ballo | cinema

Tag

  • design

Da cinema a sala da ballo di successo

Il proprietario Attilio Lutrario avvia le proiezioni nel giugno del 1942 con unico spettacolo serale. Nel 1950 l’architetto e pittore futurista Nicolay Diulgheroff progetta il nuovo cinema teatro con sala da ballo, che viene inaugurato nel giugno 1951. Si tratta di una struttura innovativa con galleria a ferro di cavallo e platea digradante con una capienza complessiva di 1100 spettatori.

Nel 1959 Carlo Mollino (1905-1973), celebre architetto torinese autore tra gli altri dei progetti del Teatro Regio, dell’interno della sala dell’Auditorium RAI, del palazzo della Camera di Commercio, progetta con il collega Carlo Bordogna gli interni della sala da ballo, che occupa lo spazio sottostante la platea, con ambientazione e materiali stupefacenti ed eccentrici come l’ingresso piastrellato o la strana ringhiera in ferro battuto. La sala apre il 16 novembre 1960 destinata ad ospitare in quegli anni molti cantanti e complessi musicali di successo, anche di fama internazionale.

Il cinema chiude ma il dancing, nel frattempo chiamato Le Roi, prosegue tuttora la sua attività, sotto la guida dell’appassionato promoter Toni Campa, con gli arredi originali progettati da Carlo Mollino e recentemente restaurati. C’è ancora il pianoforte originale suonato da Fred Buscaglione e ci sono le fotografie che testimoniano la presenza nella sala dei divi dei vari momenti. Il cinema, inizialmente di terza visione e successivamente passato alla seconda visione, invece soffre il calo di spettatori negli anni settanta e chiude. I suoi spazi sono parzialmente occupati da attività commerciali.

Il dancing aveva anche una sede estiva all’aperto al civico 3 di via Stradella nello spazio tra la strada e la ferrovia Torino-Milano, sede che è stata cancellata dai lavori del passante ferroviario nel 2009.

Fonti Archivistiche

  • Archivio edilizio della Città di Torino, Progetti edilizi, 1950 n. 891

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Ente Responsabile

  • Officina della Memoria