Luigi (Gino) Castagno (Torino, 1893-1971)

Operaio, militante sindacale, consigliere comunale, senatore e deputato del Partito Socialista Italiano.
Cronologia
1893 nascita
1906 inizia a lavorare come apprendista meccanico
1909 si iscrive alla FIOM; un infortunio sul lavoro gli procura una mutilazione alle dita della mano sinistra; con Angelo Tasca e a Giuseppe Romita fonda il primo fascio giovanile socialista torinese e diventa segretario del Movimento giovanile socialista piemontese
1912 cura l’edizione del quindicinale di propaganda «La Squilla» e collabora con diversi giornali
1912-1919 è nel Comitato centrale nazionale della FIOM e nell’esecutivo della Camera del lavoro
1915 è tra i firmatari del Manifesto di Zimmerwald
1916-1917 è arrestato due volte per manifestazioni contro la guerra
1920 si trasferisce a Parigi dove organizza la federazione socialista degli italiani
1922-1925 trova lavoro a Liegi in Belgio
1939-1943 è capo servizio progettazione a Milano
1943-1948 è direttore tecnico alla Viberti, nel 1943 e nell’aprile 1945
1943 costituisce il Cln aziendale alla Viberti
1945 nell’aprile dirige l’insurrezione armata all’interno della Viberti; alla fine della guerra entra nella federazione provinciale di Torino del Psi
1946 è eletto consigliere al Comune di Torino e sarà rieletto fino al 1971
1946-1955 è membro del Comitato centrale della FIOM
1948 è eletto senatore nelle liste del Fronte democratico popolare
1949-1955 è membro del Comitato centrale socialista
1950-1954 è segretario politico del Psi di Torino
1951 è capogruppo del PSI in Consiglio comunale
1958 è eletto deputato nelle liste del PSI
1964 aderisce al PSIUP
1971 morte
Luigi Castagno nasce a Torino l’11 aprile 1893 in una famiglia operaia di tradizione socialista. A 13 anni inizia a lavorare come apprendista meccanico; a 16 anni, per un infortunio sul lavoro, intraprende il mestiere di disegnatore tecnico. Nel 1909, con Angelo Tasca e Giuseppe Romita, fonda il primo fascio giovanile socialista torinese. Diventa segretario del Movimento giovanile socialista piemontese.
Dal 1910 al 1919 è membro del Consiglio direttivo della FIOM e dal 1919 al 1920 del Comitato centrale nazionale, nello stesso periodo entra nella commissione esecutiva della Camera del lavoro di Torino. Nell’ottobre del 1915 è tra i firmatari del Manifesto di Zimmerwald, un appello ai “proletari d’Europa” contro la guerra e per la cessazione immediata delle ostilità. Durante la prima guerra mondiale è arrestato due volte per manifestazioni contro la guerra.
Nel 1919 organizza il sindacato dei tecnici dell’industria e dirige lo sciopero dei capitecnici di Torino. Per la sua attività sindacale è costretto ad emigrare, prima a Parigi, dove lavora alla Citroën, poi a Liegi. A Parigi organizza la Federazione socialista degli italiani, diventandone segretario nel 1921, ma per la sua fervente attività politica viene espulso dal governo francese.
È in Belgio dal 1922 al 1925, quando torna in Italia subendo la vigilanza della polizia fascista. Dal 1939 al 1943 lavora a Milano e, dal 1943 al 1948, è direttore tecnico alla Viberti di Torino, dove costituisce il Cln aziendale e nell’aprile del 1945 dirige l’insurrezione armata.
Nel settembre 1945 si impegna nella ricostruzione della Lega nazionale delle cooperative a Roma e diviene membro del consiglio direttivo e dell’esecutivo centrale. È commissario dell’ACT (fino al 1954), membro della giunta della Camera di commercio, della commissione esecutiva della Camera del lavoro e redattore del suo periodico «Attività sindacale».
Nel 1945 aderisce al PSI e ne è segretario politico dal 1950 al 1954; dal 1949 al 1955 membro del Comitato centrale socialista, dal 1946 al 1955 del Comitato centrale della FIOM.
Nel 1946 è eletto consigliere al Comune di Torino e viene rieletto in tutte le successive elezioni. Il 18 aprile 1948 è eletto senatore nelle liste del Fronte democratico popolare e alle elezioni del 6 giugno 1958 è eletto deputato nelle liste del PSI; in entrambe le legislature è membro della commissione Industria. Nel 1964 aderisce al PSIUP.
Muore a Torino il 12 dicembre 1971.
Bibliografia
- Spriano, Paolo, Storia di Torino operaia e socialista. Da De Amicis a Gramsci, G. Einaudi, Torino 1972
- Annamaria Andreasi, Luigi Castagno, in Franco Andreucci, Tommaso Detti, Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943, Editori Riuniti, Roma 1975
- Maurizio Degl’Innocenti, Storia della cooperazione in Italia. La Lega nazionale delle cooperative 1886-1925, Editori Riuniti, Roma 1977
- Francesco Biscione, Luigi (Gino) Castagno in Dizionario biografico degli italiani, Treccani, Roma 1978
- Maurizio Antonioli, Bruno Bezza (a cura di), La FIOM dalle origini al fascismo 1901-1924, De Donato, Bari 1978
- Agosti, Aldo - Bravo, Gian Mario (a cura di), Storia del movimento operaio, del socialismo e delle lotte sociali in Piemonte, De Donato, Bari 1979-1981
Ente Responsabile
- ISMEL