Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Cascina Ferla Bertoglio

La cascina Ferla è un edificio rurale di piccole dimensioni costruito nella prima metà del XIX secolo, sviluppato in due corpi di fabbrica distinti, su preesistenze cinque-secentesche.


Lat: 45.123467 Long: 7.663039

Costruzione: XIX Sec. (1800-1899)
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La cascina denominata Ferla Bertoglio è un edificio rurale di piccole dimensioni, collocato a poca distanza dalla sponda nord del torrente Stura, tra la Strada dell’Aeroporto, la Tangenziale Nord di Torino e la discarica Basse di Stura, al civico 238 Strada Bellacomba.

L’edificio, distinto in due fabbricati strutturalmente separati, è stato costruito nella prima metà dell’Ottocento su un’area già precedentemente edificata.

Nella seconda metà del XVIII secolo, nell’area a ridosso del corso del torrente Stura, poco distante dall’attuale cascina, era presente un insediamento rurale denominato “Le Grangie”, come documenta la Carta Topografica della Caccia del 1762.

Il toponimo è confermato anche nei documenti relativi agli Stati delle Anime del 1771 e del 1772, in cui si legge “Alle Grangie”, come riportato da Walter Chervatin.

La Guida alle cascine… di Giovanni Amedeo Lorenzo Grossi, edita nel 1790, non rileva gli edifici, ma li descrive come segue: «Le Grangie, casali alla sinistra della Stura nel territorio di Torino dirimpetto al Comotto; e sotto la parrocchia di Lucent».

Le strutture sono rappresentate sulla cartografia del periodo napoleonico, come risulta dal Catasto del 1804, con il nome “Les Granges”. E’ assai probabile che le frequenti esondazioni abbiano ripetutamente danneggiato i fabbricati che erano stati costruiti lungo gli argini naturali del torrente Stura.

L’insediamento è ancora presente fino al 1816, come testimonia la Carta delle Regie Cacce, mentre il Catasto Gatti del 1820 documenta una situazione mutata: non sono più presenti “Le Grangie”, ma due piccoli fabbricati, di cui uno, denominato “Cascina Ferla”, più vicino al corso del fiume e dunque all’insediamento precedente, mentre l’altro, appartenente alla famiglia Burdino, si colloca a qualche decina di metri di distanza.

Pochi decenni dopo, come testimonia il Catasto Rabbini del 1866, i Ferla ricostruiscono più a monte la loro proprietà nei pressi dell’altro fabbricato che di lì a poco, nel 1893, acquisteranno dai Burdino. Successivamente non si registrano variazioni planimetriche.

Attualmente la cascina è di proprietà privata, è utilizzata come residenza e  risulta in buono stato di conservazione. I terreni di pertinenza della cascina sono adibiti ad orto.

 

Fonti Archivistiche

  • Carta Topografica della Caccia, 1760-1766, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte topografiche segrete, Torino 15 A VI Rosso
  • Plan Geomêtrique de la Commune de Turin, 1805, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Francese, Allegato A, Mappe del Catasto Francese, Circondario di Torino, Mandamento di Torino, Torino, f3_Section A
  • Carta dei Distretti riservati per le Regie Cacce divisa in sette parti, 1816, Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte, Carte Topografiche per A e B, Torino, Torino 26
  • Andrea Gatti, Catasto Gatti, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, CAG, sez. 1-2
  • Andrea Gatti, Colonnario Territoriale, 1820-1830, Archivio Storico della Città di Torino, COLL TER, sez. 1-5, art. 11
  • Antonio Rabbini, Mappa originale del Comune di Torino, 1866, Archivio di Stato di Torino, Sezioni Riunite, Catasti, Catasto Rabbini, Circondario di Torino, Mappe, distribuzione dei fogli di mappa e linea territoriale, Torino
  • Vittorio Brambilla , Contorni di Torino, 1877, Archivio Storico della Città di Torino, SIM D1813, fogli 1-4
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1911, Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, SIM D135
  • Istituto Geografico Militare, Carta IGM, 1974, Archivio Storico della Città di Torino, TD 64.7.11

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  • MuseoTorino