Le Accademie del Settecento

Nell’utlimo quarto del XVIII secolo sorsero a Torino numerose accademie letterarie e analoghi istituti con interessi culturali e scientifici.
Accanto alla più nota Accademia delle Scienze si assiste a Torino, nella seconda metà del Settecento, alla nascita di altre accademie e circoli letterari, molti di questi istituti non esistono più: il Parlamento ottaviano, la Sampolina, la Patria società,che ebbe figura eminente in Prospero Balbo, la Biblioteca oltremontana, la Filopatria, gli Unanimi. Si dividevano fra i consessi interessati soltanto a panegirici eruditi e a temi meramente letterari o storico-letterari e quelli aperti a un maggior numero di tematiche: storia di feste, spettacoli, agricoltura, commercio, diritto o ad argomenti più legati all’attualità, dalla tirannide, alla severità delle pene, spesso visti attraverso l'opera degli autori classici.
Attiva negli stessi anni fu la Società Agraria che poi divenne l'Accademia di agricoltura. Nel 1778 venne rifondata l’Accademia di pittura e scultura.
Alcuni intellettuali erano membri di più di un'accademia e, contemporaneamente, dell’Accademia delle Scienze.
Il fenomeno delle accademie si sarebbe accresciuto, per diffusione ed importanza, nel secolo successivo.
Bibliografia
- Castelnuovo, Enrico - Rosci, Marco (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, Vol. I, Stamperia artistica nazionale, Torino 1980 , pp. 1-180
- Giovanni Pagliero, Le accademie letterarie, in Giuseppe Ricuperati (a cura di), Storia di Torino. V. Dalla città razionale alla crisi dello Stato d'Antico Regime (1730-1798), V, Einaudi, Torino 2002, pp. 979-1004