Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa di Santa Cristina

La chiesa, che si affaccia su Piazza San Carlo, affianca la chiesa gemella di San Carlo Borromeo. L’impianto seicentesco (1639) dell’architetto Carlo di Castellamonte (1560-1641) si completa, tra il 1715 e il 1718, con l’articolata facciata realizzata su progetto dell’architetto messinese Filippo Juvarra (1678-1736).


Lat: 45.06691334959484 Long: 7.68217921257019

Progetto: 1639

Costruzione: 1715 - 1718
completamento ed esecuzione della facciata di Filippo Juvarra

Trasformazione: 1935
rinnovamento abside e rivestimento marmoreo sui fianchi esterni

Trasformazione: 1960 - 1964
adeguamento altare maggiore e sistemazione delle cappelle laterali

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  • bombardamento | convento | chiesa

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  • mostra moderna | bombardamenti

La chiesa di Santa Cristina si inserisce nell’ambito delle edificazioni dell’ampliamento seicentesco della città di Torino che ha previsto la realizzazione della nuova place royale (l’odierna Piazza San Carlo). Santa Cristina, è, con San Carlo, una delle due chiese gemelle poste agli angoli degli isolati meridionali della piazza di nuovo disegno, come traccia persistente della presenza dei lotti già assegnati in precedenza, nella “città nuova”, prima della realizzazione della piazza a due ordini monastici di stretta protezione ducale. Costruite ai lati dell’asse viario su cui si imposta l’ampliamento, le due chiese fungono da quinte scenografiche in affaccio sulla piazza.

Il primo ampliamento della capitale, ha coinciso con l’arrivo a Torino (1619) della duchessa Cristina di Francia (1606-1663), promessa sposa di Vittorio Amedeo  I di Savoia (1587-1637), per volere della quale furono eretti la chiesa e il convento adiacente, poi soppresso nel 1802, che ospitò l’Ordine delle Carmelitane Scalze. Edificata sui dettami del primo progetto attribuito all’architetto Carlo di Castellamonte (1560-1641), la chiesa rimane incompiuta e priva della facciata a causa della morte improvvisa del suo progettista; le decorazioni saranno poi affidate al figlio Amedeo (1610-1683).

Il completamento dell’edificio si concretizza, tra il 1715 e il 1718, con il progetto dell’architetto messinese e Primo Architetto di sua maestà Filippo Juvarra (1678-1736). L’imponente facciata a due ordini sovrapposti è considerata la prima opera torinese di Juvarra (1715-1718) ed è caratterizzata dall’andamento curvilineo della parte centrale dove spiccano il ricco portale eccentrico e la grande finestra ovale. La composizione architettonica è scandita dal ritmo serrato delle colonne e delle lesene ed è arricchita dalle statue di santi e allegorie delle virtù.

Nel 1935, in occasione del rifacimento di via Roma, è rinnovata l’abside ed eseguito il rivestimento marmoreo dei fianchi esterni. Negli anni Sessanta del Novecento la chiesa è abbellita internamente: è sostituito l’altare maggiore e sono sistemate le cappelle laterali.

Le spoliazioni ottocentesche, prima, e le incursioni aeree dell’ultima guerra poi, hanno modificato l’aspetto originario dell’edificio.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA DI S. CRISTINA
Piazza San Carlo, Via Roma

Edificio di valore storico-artistico caratterizzante, con la vicina Chiesa di S. Carlo Roma, l'imbocco del secondo tratto di Via Roma, in Piazza S. Carlo.
Edificata su progetto attribuito a Carlo di Castellamonte, inaugurata nel 1639. La chiesa apparteneva all'adiacente Convento delle Carmelitane Scalze. La facciata fu eseguita su progetto di F. Juvarra tra il 1715 e il 1717. Nel 1935-37 la chiesa venne incorporata nei nuovi edifici del secondo tratto di Via Roma.

L. TAMBURINI, s.d., p. 147; V. COMOLI MANDRACCI, 1974.
Tavola: 41

 

Fonti Archivistiche

  • Museo Civico di Torino, Studi per la chiesa di Santa Cristina

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Ente Responsabile

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