Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Filippo Juvarra (Messina, 1678 - Madrid, 1736)

Il messinese Filippo Juvarra fu architetto di corte da quando Vittorio Amedeo divenne re di Sicilia. In circa un ventennio di attività a Torino modificò stabilmente l’aspetto della città, facendone lo splendido specchio della potenza regia.


Nascita: 1678

Morte: 1736

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  • architetto

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  • sala 1735

Architetto di fama internazionale, messinese d’origine, Filippo Juvarra giunse a Torino dopo che Vittorio Amedeo II era diventato re di Sicilia. Nel 1713 divenne primo architetto di corte, e il suo primo lavoro fu il progetto di ampliamento del Palazzo Reale di Messina (1714).

Nel 1714 a Torino, grazie alle sue molteplici competenze, gli furono affidate l'ideazione e la realizzazione di un piano che trasformasse la capitale nel miglior specchio di dinastia e potenza del sovrano.

Realizzò la chiesa votiva sul colle di Superga (1715-31) visibile da ogni punto della città, legata al voto fatto da Vittorio Amedeo II ed emblema del sovrano stesso,  e la «zona di comando» di piazza Castello con le Segreterie di Stato (1733) e gli Archivi (1731).

Vi si aggiunsero gli interventi sul castello di Rivoli, le facciate delle chiese di piazza San Carlo (ma solo S. Cristina fu compiuta, 1715-18), la contrada e la piazza di Porta Palazzo, il monumentale scalone a due rampe di Palazzo Madama (unica parte realizzata di un più ampio avancorpo commissionatogli da madama reale, 1718-21), il nuovo altare per la Sindone, i quartieri militari di Porta Susina (1716-28); il palazzo dell’Università, le chiese di S. Croce e del Carmine (1732-36), la facciata di S. Filippo, la citroniera-scuderia alla Venaria (1720-29), la scala delle Forbici (1720-21) e altri interventi a Palazzo Reale, l'Accademia militare (1726-27, 1730-31) e molto altro.

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