Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Armeria Reale

La galleria è realizzata su progetto dell’architetto di S. M. Filippo Juvarra dal 1732 a partire dalle strutture seicentesche della Grande Galleria di Carlo Emanuele I. La volta affrescata è opera del pittore Claudio Francesco Beaumont (1738-1743). Nel 1837 Carlo Alberto vi inaugura l’Armeria Reale, per ospitare le collezioni di armi dei Savoia: ancora oggi è museo aperto al pubblico e fa parte dei Musei Reali di Torino.


PIAZZETTA REALE 1

Notizie dal: XV Sec. (1400-1499)
presenza di una “galleria” di collegamento tra il Palazzo del Vescovo e il Castello (attuale Palazzo Madama)

Trasformazione: 1732
ridefinizione della Galleria, allora detta “della Regina”, su progetto dell’ Architetto di S. M. Filippo Juvarra

Variazione: 1837
Carlo Alberto vi inaugura l’Armeria Reale

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Bombardamento: 13 Agosto 1943

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  • museo | bombardamento | palazzo

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  • mostra moderna | bombardamenti

Cronologia

Inizio XVII sec., sua demolizione e ricostruzione ad opera dell’architetto ducale Ascanio Vitozzi;

1656, la Galleria viene adornata con quarantaquattro busti in gesso su indicazione dell’architetto ducale Amedeo di Castellamonte per ospitare le collezioni di quadri, libri e armi di Carlo Emanuele I;

1659, 1667, danni dovuti a due incendi;

1674-1684, ricostruzione su istruzione dell’ingegnere Michelangelo Morello;

1674, realizzazione del “Rondò” di snodo rispetto alla Nuova Galleria progettata da Amedeo di Castellamonte come collegamento con l’Accademia;

1738-1743, decorazione ad opera del pittore Claudio Francesco Beaumont;

1740, realizzazione dello scalone di accesso delle Regie Segreterie su progetto del Primo Architetto Regio Benedetto Alfieri;

dal 1762, rivestimento marmoreo delle pareti su disegno di Benedetto Alfieri.

Inaugurata da Carlo Alberto (1798-1849) nel 1837 per ospitare le collezioni di armi dei Savoia, l’Armeria Reale ha sede principalmente nel corpo di fabbrica che collega gli appartamenti reali con il complesso formato da Segreterie di Stato, Archivi di Corte e Teatro Regio. Questa “galleria”, detta “Beaumont” in omaggio al pittore Claudio Francesco Beaumont (1694-1766) che tra il 1738 e il 1743 ne decorò la volta, viene progettata dal Primo Architetto Regio Filippo Juvarra (1678-1736) nel 1732 a partire dalle strutture della Grande Galleria di Carlo Emanuele I, ricostruita tra il 1674 e il 1684, in seguito a gravi danni dovuti a un incendio. Dopo la partenza di Juvarra  per Madrid, il progetto viene ripreso dal Primo Architetto Regio Benedetto Alfieri (1699-1767), che dal 1739 assume la direzione dei lavori; egli apporta alcune modifiche alle decorazioni già realizzate da Juvarra e cura il disegno del rivestimento marmoreo delle pareti della Galleria che, come risulta dai documenti, viene realizzato dallo Studio di Scultura e seguito personalmente dallo scultore Simone Martinez (1718-1757). La maggior parte delle opere viene eseguita tra il 1762 e 1764, anno in cui il Martinez scolpisce, sempre su disegno di Alfieri, i quattro camini in marmo di Serravezza su cui saranno collocati i bassorilievi degli scultori Collino realizzati a Roma; i lavori si protrarranno fino al 1782.

Sempre ad Alfieri si deve il monumentale scalone d’accesso all’Armeria, realizzato dal 1740 nell’ingresso delle Regie Segreterie in dimensioni molto maggiori rispetto a quelle previste da Juvarra: di notevole qualità formale, è considerato uno dei capolavori dell’architetto astigiano. L’ampio vano quadrato in cui è collocato è concluso da una volta a botte con arconi trasversali e presenta pareti scandite verticalmente da quattro lesene per lato; un ruolo fondamentale è giocato dalla luce che entra dai finestroni e dalla ricca decorazione a stucco. 

 

Fonti Archivistiche

  • Archivio di Stato di Torino, Miscellanea Quirinale, Minutari Contratti Fabbriche, 1739,1740

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Ente Responsabile

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  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà