Scheda: Luogo - Tipo: Edifici monumentali

Chiesa Madonna del Carmine

La chiesa con pianta longitudinale a navata unica, sin dal principio dedicata a Nostra Signora del Carmine, fu eretta su progetto dell’architetto Filippo Juvarra, tra il 1732 e il 1735. Il completamento con la realizzazione della facciata è del 1871 a opera di Carlo Patarelli. La chiesa fu bombardata l’8 agosto del 1943.


Lat: 45.075157148695844 Long: 7.675720453262329

Progetto: 1713
progetto di Filippo Juvarra

Costruzione: 1732 - 1735

Progetto: 1763
progetto di Benedetto Alfieri per l’altare maggiore

Realizzazione: 1871
completamento ed esecuzione della facciata di Carlo Patarelli

Bombardamento: 08 Agosto 1943

Restauro: 1947 - 1955
fase di restauri

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  • bombardamento | convento | chiesa

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  • mostra moderna | bombardamenti

1. Storia dell'edificio

La chiesa del Carmine voluta dall’arcivescovo Francesco Arborio di Gattinara (1656-1743), sorge sull’isolato di San Callisto acquistato nel 1718 dai padri Carmelitani i quali, nel convento adiacente, costruito nel 1728, spostarono la loro sede. La costruzione dell’edificio, il cui progetto è affidato nel 1713 all’architetto Filippo Juvarra (1678-1736), ha inizio nel 1732 e si inserisce nell’ambito del terzo ampliamento urbanistico di Torino, impostato da Michelangelo Garove (1648-1713) nei primissimi anni del XVIII secolo. Del 1763 è l’altare maggiore realizzato da Francesco Benedetto Feroggio su progetto di Benedetto Alfieri (1699-1767). Nel 1735 i lavori di costruzione sono quasi terminati ad eccezione della facciata, portata a compimento nel 1871 dall’architetto Carlo Patarelli.

Nella grande navata interna sono fortemente distinti due ambiti: uno inferiore raccolto e in penombra ed uno superiore ampio e luminoso. Nello spazio superiore la luce è protagonista indiscussa, nella zona sottostante le forme architettoniche sono arricchite dall’uso di marmi policromi e decorazioni scultoree. Le cappelle laterali sono collegate alla navata centrale mediante alte arcate caratterizzate a mezz’altezza dalla presenza di un arco sospeso, sormontato originariamente da sculture lignee di Stefano Maria Clemente (1719-1794), ora sostituite da copie in gesso rappresentanti gli apostoli.

La chiesa è sin dal principio dedicata alla Vergine e successivamente al Beato Amedeo IX di Savoia (1435-1472), entrambi raffigurati nella pregevole pala d’altare realizzata, tra il 1755 e il 1760, dal pittore di corte Claudio Francesco Beaumont (1694-1766). La tela di notevoli dimensioni è collocata nell’abside semiellittica ornata di tribune negli intercolumni.

Il legame della chiesa con la famiglia reale è esplicitato proprio dalla dedicazione al beato Amedeo IX di Savoia. Amedeo IX (1435-1472) è ricordato dalla tradizione popolare come principe generoso e attento ai bisogni dei poveri e dei malati, ai quali faceva spesso visita negli ospedali. Considerato santo già in vita fu proclamato beato nel 1677.

2. Bombardamenti

Pesantemente danneggiata durante la seconda Guerra Mondiale, la chiesa fu colpita da bombe dirompenti che distrussero l’edificio. Il bombardamento si verificò l’8 agosto ad opera di aerei della RAF, con bombe di grosso e grossissimo calibro. Fu poi restaurata intorno agli anni Cinquanta del Novecento.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
CHIESA E CONVENTO DELLA MADONNA DEL CARMINE
Via del Carmine, Via Bligny, Via Garibaldi, Via Piave

Complesso di chiesa e convento.
Edificio di culto e pertinenze conventuali di valore storico-artistico e ambientale. E complesso di grande chiarezza strutturale-distributiva; la chiesa è tra le ultime e più geniali realizzazioni juvarriane.
Il convento è opera di G.G. Plantery, risalente al 1718. Lo scalone è dell'Agliaudo Baronis di Tavigliano, del 1741. La chiesa è geniale creazione di F. Juvarra (1732-1736) completata da Agliaudo, Ferroggio e Birago di Borgaro. La facciata della chiesa è stata realizzata a fine Ottocento. Il complesso ha subito danni per i bombardamenti dell'ultima guerra.

L. TAMBURINI, s.d., p. 339; A. CAVALLARI MURAT, 1957; ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968, vol. II, p. 179.
Tavola: 41

Bibliografia

Fonti Archivistiche

  • “Progetto accettato”, in Museo Civico di Torino, Ris. 59.3, foll. 5, 4, 6 bis, 8, 9, 10
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 183, cart. 4, fasc. 13, n.ord. 3

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Ente Responsabile

  • Mostra Torino: storia di una città
  • Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà