Scheda: Luogo - Tipo: Vie e Piazze

Contrada di Po

Asse portante attorno al quale, dal 1673, viene pianificato e realizzato il secondo ampliamento di Torino, già previsto dal duca Carlo Emanuele I. Il disegno unitario delle facciate porticate di via Po è il segno impresso dalla dinastia sabauda sulla città.


Lat: 45.07018434944549 Long: 7.6872383728596105

Costruzione: 1673
Posa prima pietra

Bombardamento: 08 Dicembre 1942

Bombardamento: 13 Luglio 1943

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  • mostra moderna | bombardamenti

Il 23 ottobre 1673, con una solenne cerimonia pubblica, il duca Carlo Emanuele II posava la prima pietra dell’ampliamento della città verso il Po, concretizzando i progetti prefigurati cinquant’anni prima da Carlo Emanuele I e continuamente discussi dagli ingegneri ducali. Nei due anni seguenti fu completata la nuova cinta muraria che incorporava nel territorio urbano la zona orientale della città, in gran parte già edificata. L’asse della contrada di Po, che collegava il Castello al ponte sul fiume secondo un percorso obliquo rispetto alla griglia ortogonale della città, divenne l’arteria principale del nuovo ampliamento, affidato alla supervisione del conte e architetto Amedeo di Castellamonte (1613-1683). Il fronte degli edifici venne impostato su un disegno unitario: due piani principali al di sopra di portici a sezione quadrata, destinati ad usi commerciali. Fasce piatte e cornici appena rilevate corrono lungo tutta la facciata, mentre le finestre sono regolarmente spaziate da specchiature intagliate che ne ripetono la sovrapposizione verticale. L’apparenza su strada e soprattutto la continuità dell’allineamento, segno incisivo del controllo esercitato sulla città, erano gli obiettivi prioritari del programma ducale per il decoro urbano: le facciate nascono innanzitutto come quinte fittizie, separate dalle funzioni residenziali degli edifici che mascherano. Dopo la spinta iniziale, l’impresa si trascinò a lungo, incontrando non poche resistenze nella sua attuazione. Le facciate di via Po furono così interamente compiute solo nel Settecento.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
COMPLESSO DI VIA PO
Via Po

Complesso urbano costituito da strada porticata con disegno unitario di facciata.
Complesso urbano pianificato di valore storico-artistico, ambientale e documentario. Il complesso, realizzato secondo il piano di A. di Castellamonte (1673, editto) costituì asse di collegamento tra Piazza Castello e il ponte sul Po attraverso l'ampliamento orientale della città.
Il tracciato stabilito da A. di Castellamonte seguì all'incirca il tracciato della antica strada suburbana che portava al ponte del Po. Lungo la strada preesistevano aggregati edilizi discontinui; in prossimità del ponte l'aggregato si addensava in vero e proprio borgo. L'edificazione sul nuovo asse porticato avvenne in parte con edifici che si adattarono alle preesistenze. Vi furono casi di ristrutturazione e di miglioramento settecentesco e ottocentesco. Il tessuto edilizio è eterogeneo, costituito da edifici di varia natura e destinazione.

ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968, vol. 1, pp. 1 199 sgg., p. 747, p. 625 (fig. 89), p. 646 (fig. 132), p. 674 (dis. 180); [Mappa delle Tipologie del Centro Storico, all. al P.R.G.C. Preliminare], 1980.
Tavola: 41/42/56

Fonti Archivistiche

  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 219 cart. 4 fasc. 9
  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 227 cart. 4 fasc. 17
  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 220 cart. 4 fasc. 10
  • ASCT, Fondo danni di guerra, inv. 228 cart. 4 fasc. 18

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Ente Responsabile

  • Mostra Torino: storia di una città
  • Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà