Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa Gemma, già Vigna Benedicti

Quasi di fronte al luogo in cui sorgeva Vigna Baldisssero, ora Parco Genero, una lunga casa bianca, col nome di Villa Gemma, nasconde sotto ripetuti rimaneggiamenti l'antica Vigna Roatis.


Lat: 45.0562914 Long: 7.711540299999998

Costruzione: XVIII Sec. (1700-1799)

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L'architetto Amedeo Grossi assegna la proprietà del Roatis all'«Ill.mo Conte Sebastiano Roatis di Villar San Marco Collaterale nella Regia Camera de' conti...», che aveva acquistato la vigna prima del 1777; nel 1799 aveva votato l'annessione del Piemonte alla Francia e, ormai novantenne, era ancora giudice della Corte d'Appello di Torino. Morì nel 1818 quasi centenario ed ancora proprietario di Vigna Roatis.

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA GEMMA, GIÀ VIGNA BENEDICTI
Strada Comunale S. Margherita 166

Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario in quanto concorre alla connotazione della parte inferiore di Strada S. Margherita.
Le prime notizie documentarie riguardanti la vigna risalgono al 1777. La Carla topografica della Caccia [1762], la riporta come vigna Benedicti con impianto aggregato di rustico e civile. Il Grossi la cita come «Roatis, vigna [...] con casino». La mappa del Catasto Rabbini conferma quella napoleonica indicando l'aggregazione di un corpo di fabbrica a levante. Questa planimetria si conserva tuttora.

Carta topografica della Caccia [1762]; A. GROSSI, 1791, p. 150; PLAN GEOMÉTRIQUE [...], 1805; [Catasto RABBINI], 1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI ROSSI, 1975; p. 352.
Tavola: 50

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