Villa dei Padri Missionari della Salette, già Vigna il Calcina
Nel corso della sua esistenza, la villa fu affittata a una casa cinematografica che creò un piccolo zoo. Passò poi agli industriali Cirio e per ultimo venne acquistata dai Padri Missionari della Madonna della Salette, che la conservarono fino all'inizio degli anni '80.
Nella prima metà del Settecento la vigna passava in eredità ai figli di Pietro Calcina (o Mellano, Mellano Calcina), fra i quali spiccava Giacomo, cantante virtuoso della Real Cappella di Sua Maestà, che si esibì più volte e con grande successo al Teatro Regio. Nel 1777 Giacomo, volendo una vigna tutta per sé e forte delsuo successo, anche economico, rilevò la parte dei suoi fratelli.
Nel 1781 la vendette al priore don Giuseppe Prona, che meno di dieci anni dopo la rivendette all'impresario Giacomo Belli, incontrato dal Grossi.
A metà Ottocento i nuovi proprietari, la famiglia Leoni, commissionarono le aggiunte e le trasformazioni apportate dall'ing. Piana che modificarono l'aspetto settecentesco dell'edificio.
Nel 1891 la villa venne venduta ai Waser, provenienti dal Belgio, ideatori della rete tramviaria di Torino e della cremagliera di Superga, che installarono nell'edificio impianti di loro ideazione, come torri d'avvistamento con cannoncini antigrandine alimentati a distanza da piccole centrali a gas. Venne in seguito affittata a una delle prime case cinematografiche che vi insediò un piccolo zoo di animali, tra cui leoni e tigri tenuti in esercizio con una piccola teleferica che, partendo dal lato ovest della casa, scaraventava nelle loro gabbie manichini in cartapesta. La fuga di uno struzzo e di una giraffa che si aggiravanonelle vigne attigue spinse i proprietari a protestare energicamente e la casa cinematografica dovette sgomberare.
Passò quindi agli industriali Cirio e, infine, fu acquistata dai Padri Missionari della Madonna della Salette, che la conservarono fino all'inizio degli anni '80.
Note
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
VILLA DEI PADRI MISSIONARI DELLA SALETTE, GIÀ VIGNA IL CALCINA
Strada Comunale di Fenestrelle 117
Vigna.
Segnalazione di edificio con elementi di significato documentario. Permangono elementi unitari del decoro di facciata che concorrono al quadro ambientale.
Il primo documento che si riferisce al «Calcina» risale al 1698. Nell'Ottocento l'edificio fu ampliato dall'ing. Piana e subì successive modifiche, come anche il giardino. Nel 1891 passò ai Waser, quindi alla prima Casa di produzione cinematografica di Torino; nel 1905 ai Cirio, ed infine ai padri Missionari della Salette. I continui passaggi di proprietà e l'ultima destinazione d'uso a collegio hanno modificato radicalmente la distribuzione interna.
A. GROSSI, 1791, p. 32: PLAN GEOMÉTRIQUE […], 1805: [Catasto RABBINI], 1866. fol. XV: E. GRIBAUDI ROSSI, 1975, pp. 174-176.
Tavola: 44
Bibliografia
- Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984 , p. 592 Vai alla pagina digitalizzata
- Lodari, Renata (a cura di), Atlante dei giardini del Piemonte, Libreria geografica, Novara 2017 , p. 169