Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Arsenale della Pace (Sermig), già Arsenale di costruzione di Artiglieria di Borgo Dora

L’Arsenale e le adiacenti caserme, dopo l’esplosione nel 1852, vengono ricostruiti su progetto di Giovanni Castellazzi a partire dal 1862. Gli edifici, danneggiati nel corso del secondo conflitto mondiale, dopo anni di abbandono vengono in parte recuperati e trasformati in Arsenale della Pace.


PIAZZA BORGO DORA 61

Progetto: 1860

Inaugurazione: 1867

Bombardamento: 08 Dicembre 1942

Bombardamento: 13 Luglio 1943

Costruzione: 1983 - 2009

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  • bombardamento | fabbrica | militare | edificio militare | scuola | asilo | abitazione

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  • mostra contemporanea | bombardamenti | Pace | trasform

1. L'Arsenale nuovo

L’Arsenale nuovo di Torino è opera di Giovanni Castellazzi, il quale progettò, nel 1860, un complesso composto da magazzini per lo stoccaggio dei materiali e da una caserma per due compagnie di operai. Gli elaborati definitivi furono approvati dal Ministero nel 1862 e nel 1867, grazie anche al concorso economico del Comune, il cantiere era concluso. Destinato in origine alla fabbricazione degli affusti e dei carriaggi, all’opificio furono nel tempo assegnate anche altre funzioni – tra cui quelle svolte dall’Arsenale vecchio di via dell’Arsenale –, determinandone così la continua crescita dimensionale sino agli anni trenta del secolo scorso.
Di particolare interesse è l’edificio neomedievale, porticato e turrito, che ospitava gli uffici direzionali e che costituiva nel contempo l’accesso monumentale alle officine, sviluppate alle sue spalle attorno a tre cortili. Più tradizionali nel loro assetto complessivo sono invece i corpi di fabbrica che compongono la Caserma Paolo Sacchi, i quali, a differenza di quelli dell’Arsenale vero e proprio, il cui orientamento risente della presenza del canale derivato dalla Dora, sono disposti parallelamente al corso del fiume. È tuttavia da osservare come gran parte dell’intervento fosse attuato in anni in cui Castellazzi era già stato promosso a direttore del Genio Militare e trasferito a Firenze.
Danneggiato nel corso del secondo conflitto mondiale, l’opificio cessò ogni attività negli anni successivi gli immobili furono ceduti alla Municipalità.

2. Bombardamenti

Durante le incursioni aeree dell'8 dicembre 1942 e del 13 luglio 1943, l'area occupata dall'Arsenale militare venne colpita e gravemente danneggiata. Le tettoie, i magazzini  e l'officina vennero distrutti da bombe dirompenti e incendiarie. Si registrarono inoltre muricci crollati e volte lesionate, per un totale di 60 locali sinistrati e 45 distrutti.

3. Il Sermig

È il 1983 quando il Ser.Mi.G. (Servizio Missionario Giovani, fondato nel 1964 a Torino da Ernesto Olivero) inizia la trasformazione dell’ex arsenale militare in Borgo Dora per farne la propria sede. Il complesso, costruito nella metà dell’Ottocento e abbandonato nel 1943, con il lavoro gratuito di molte persone viene adeguato alle esigenze del centro di incontro e accoglienza per i giovani e più in generale di chi ha bisogno d’aiuto. Diversi gli interventi che si sono avvicendati nel corso degli anni, e che hanno valorizzato l’articolazione dell’Arsenale della pace in più edifici intervallati da spazi verdi. Tra questi spicca l’Università del Dialogo, progetto dello Studio torinese Comoglio Architetti, che collabora alla trasformazione dell’arsenale dal 2001, quando disegna l’ingresso e il sagrato della cappella e la scuola di musica. L’Università è collocata nel Padiglione dei Forni, ristrutturato per ottenere cinque aule al piano terra, che attraverso pareti scorrevoli possono diventare all’occorrenza un’unica grande aula. Dall’ex padiglione ci si affaccia sulla «Piazza dei Popoli», luogo di contemplazione e preghiera. Nel 2005 la palazzina collaudi del 1936, progetto di Ottorino Aloisio, diventa l’Ospiteria. Quattro anni dopo, sempre su progetto di Comoglio Architetti, si compie il recupero delle ex Sellerie e la loro destinazione a scuola di restauro, asilo nido e residenze. L’intervento è pensato per andare incontro alle esigenze del quartiere circostante, affiancandosi ai progetti dell’Agenzia di Sviluppo locale «The Gate».

4. Cronologia

Costruzione:1580 DC
Ampliamento:1673 DC
Trasformazione:1775 DC - 1788 DC
Ricostruzione del complesso su disegni del colonnello Antonio Quaglia
Trasformazione:1852 DC
Danneggiamento dell’edificio in seguito a un’esplosione
Trasformazione:1867 DC
Ricostruzione affidata a Giuseppe Castellazzi e trasferimento nello stabile di lavorazioni dell’Arsenale Militare
Variazione:1983 DC
Ospita il Sermig- Arsenale della Pace

Note

Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
ARSENALE, EX RAFFINERIA DEI NITRI E REGIA POLVERIERA
Piazza Borgo Dora 49

Complesso di edifici ad uso industriale.
Complesso di edifici di valore documentario ed ambientale, significativo esempio di edilizia tardo-ottocentesca per l'industria bellica.
Si ha notizia della presenza di macine per «la polvere da schioppo» già dal XVI secolo, tuttavia solo tra 1717 e 1742 si avviò una prima sistemazione edilizia della fabbrica che subì tra 1775 e 1778 una definitiva riplasmazione secondo il progetto del col. Antonio Quaglia. A seguito della distruzione, causata da uno scoppio delle polveri nel 1852, l'edificio venne completamente riedificato — nelle forme attuali — a cura di Giuseppe Castellazzi a partire dal 1867, come risulta dalla targa apposta in facciata, per essere destinato alla sola fabbricazione degli affusti e dei carriaggi. Durante la Iª guerra mondiale si espanse notevolmente e nel 1919-39 l'attività si estese all'autotrasporto dell'artiglieria.

AST, Tipi, Sez. IV; ASCT, Progetti Edilizi, ff. 146/1892, 68/1915; E. BORBONESE, 1898, p. 56; F. CROSIGNANI, 1975, pp. 95-101; AA.VV., Guida […], 1982, p. 28.
Tavola: 33

Fonti Archivistiche

  • Istituto Storico e di Cultura dell’arma del Genio di Roma (ISCAG), Fortificazioni, Torino, n. 2402.
  • ASCT Fondo danni di guerra, inv. 468, cart. 9, fasc. 19, n. ord. 1

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