

Metodi di rilievo e sistenfiji ra
i
ppresLonto e
dei beni culturali ambientali
Giuseppina NOVELLO
1. ELEMENTI INTRODUTTIVI DI
RIFERIMENTO
Le finalità della ricerca relativa alla individua-
zione, classiticazione, indicazioni di suscettibilità di
trasformazione e di disciplina dei Beni culturali
ambientali per il Comune di Torino hanno indirizza-
to tanto il metodo assunto per la definizione del pro-
cesso di indagine conoscitiva, quanto la scella dei
mezzi idonei per rappresentare e comunicare i dati
risultati dal processo critico-analitico adottato.
La ricerca, partendo da un'adesione convinta al
criterio della non scindibilità tra architettura e am-
biente, tra città e territorio (t), si fonda su alcuni
riferimenti specifici e articolati, individuabili da una
parte nell'attuale dibattito critico sui Beni culturali
ambientali, dall'altra nella necessità di conformarsi
aile finalità esprimibili dalla strumentazione urbani-
stica specifica di una città e nel !num° rapporto au-
spicabile tra politica urbanistica e orientamenti
scientifici di metodo (
2
).
È
opportune ricordare che gli intenti enunciati e
le proposte contenute nella relazione illustrativa del
Progetto Preliminare di Variante al Piano Regolatore
Generale della città di Torino del 1980 relativi al
recupero dei connotati storici, culturali, ambientali e
naturali del territorio hanno avuto corne riferimento
normativo principale l'articolo 24 della legge regio-
nale 11
°
56 del 5-12-1977. sulla «Tutela ed uso del
suolo », con le successive rnodifiche ed integrazioni.
Allargando e integrando i principi in essa espres-
si, si sono perà superati i presupposti normativi della
legge, attraverso l'adesione nell'impostazione me-
todologica e nella pratica operativa, a un concetto di
« tutela attiva », con carattére assôlutamente innova-
tivo rispetto al concetto della « tutela vincolistica »,
seconde un rapporto finalmente rivisitato tra il
momento critico dell'analisi e il momento propositi-
vo del progetto.
La legge indiviclua alcuni particolari campi di
indagine e analisi necessari per l'istruzione e la re-
dazione del Piano Regolatore (
3
), specificando natu-
ra e connotati dei soggetti interessati ddrindagine,
nonché i criteri e le modalità da rispettare nella fase
di rappresentazione cartogratica di corredo aile tavo-
le del piano (
4
).
2. CONSIDERAZIONI INTORNO ALLA
TEMkTICA DÈL RILIEVO
Per rilievo di un oggetto architettonico, urbani-
stico, territoriale, si intende, nell'accezione più
comune, un insieme di elabo•ati grafici e descrittivi
che rappresentino il risultato delle diverse operazio-
ni dl studio filologico, di indagine storico-critica e di
osservazioni o valutazioni metriche relative all'og-
getto stesso, atto a restituirne le caratteristiche reali,
strutturali, conformative, dimensionali (s): cià vale
se parliamo di un oggetto, cosa capita invece se il
corpo dell'indagine è un insieme di oggetti, o me-
glio di realtà, testimonianze anche di consistenze
fisiche, ma non solo, quali ad esempio alcuni ele-
menti, anche aggregativi risçontrabili nello spazio
urbano? In effetti i criteri generali non mutapo, poi-
ché all'uno e all'altro caso è comune una prima fase
che presuppone la scella di un metodo di analisi
critica atto a porre in evidenza, in relazione agli
obiettivi e aile finalità dell'indagine, le diverse strut-
ture dell'oggetto in esatne.
La molteplicità delle articolazioni connaturate al
campo indagato sollecita d'altronde a che il metodo
prescelto operi mm selezione discriminando le mol-
teplici valenze presenti nell'« oggetto » per indirizza-
re alla più opportuna sintesi conoscitiva.
Simile momento, proprio anche dell'indagine
scientifica, presuppone un interventàattico, carico
di « responsabilità », da parte di chi rileva: le opera-
zioni o meglio le successive fasi del rilievo sono con
cià da intendersi quali strumenti guidati da opetatori
pienamente consapevoli delle finalità della ricerca,
informati degli obiettivi intermedi, nonché capaci di
conformare e adeguare a questi la metodologia d'in-
dagine assuma. Una tale esigenza suite verifiche in-
termedie e finali risulta maggiormente rafforzata nel
caso di processi analitici che interessano un insieme
di oggetti-soggetti che possono assumere valore, ad
esempio di beni culturali ambientali solo se mdagati
e scoperti nella loro complementarietà, nelle leggi di
una mutua relatività, forse corne corpus unico, ma
assolutamente non indifferenziato. né tanto meno
necessariamente omogeneo. Si tratta di presenze e
testimonianze espresse non esclusivamente attraver-
so le risultanze fisiche
piuttosto attra-
verso i rapporti esistenti tra gli individui e i loro
elententi, cosicché cômpito del rilievo in questa
caso è anche quello di rivelare, ove possibile, le
forme e i rup4di concretizzarsi di quelemplessi di
relazioni in esiti materiali
A questo primo aspetto del prelema del rilievo,
espressione più inerente al metodo di analisi critica
adottata, si sonnette un seconclo
r
campo di coreide-
raziôni, quelle inerente l'individuazione e la scella
dei modi di rappresentare le strutture precedente-
mente rilevate e dei relativi mezzi descrittivi elo
grafici idonei a definirle.