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differenti gradi di valore attribuiti aile parti componenti il nucleo). La presenza di arec o di spazi qualificanti è segnalata da campitura

che delimita le zone interessate. cosi corne simboli lineari circoscrivono i perimetri di confine o individuano gli sviluppi dei tratti di assi

rettori della composizione urbana e delle direttrici storiche.

La buona definizione della cartografia di base ha

favoritô, agevolandole, le operazioni di rilievo e

conseguentemente quelle di restituzione.

Una base cartografica in scala 1:10000 è servita

invece per raccogliere in due tavole a carattere sinte-

tico i risultati analitici prôdotti dalla ricerca.

4.2

L'elaborazione e la restituzione grafica

L'obiettivo enunciato di facile riproducibilità

delle tavole grafiche ha dettato l'adozione, simil-

mente alle due basi cartografiehe, di annotazioni al

tratto a due colon, nero su bianco; durante la face di

rilievo sul campo l'uso del colore era invece servito

per differenziare alcune indicazioni sulle strutture

rilevate (ad esempio etereogenità in alcuni ambiti

delle tipologie residenziali caratterizzanti, segnalate

sulla cana di rilievo nei diversi colon e corrispon-

denti fondamentalmente ad alcune epoche

stoxiche

eio

stagioni culturali di riferimento); a

margine

appare force superflue ribadire corne le notazioni di

rilievo costituiscono nella prassi corretta bagaglio

esuberante rispetto alla semplificazione che nella

Riproduzione della zona in scala I : 5000. La riduzione di scala permette una lettura inequivocabile dell'addensamento o della

rarefazione delle tipologie edilizie caratterizzanti. esaltando l'effetto percettivo dei fatti aggregativi. È opportune notare corne la perdita

di definizione nei dettagli non disturba l'interpretazione corretta delle notazioni. d'altra parte sempre rintracciabili nelle mappe in scala

I : 2000. riuscendo a mantenere anche con la riduzione operata la necessaria gerarchia dei segni convenzionali adottati.

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