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nente a rigore .a l settore degli studi geofisici, ma di fatto

I

. strettamente collegata alle sue attività.

Entrato poi nel 1930 come vice Podestà nella Ammi–

nistrazione della Città di Torino vi rimase fino al febbraio

1935, dando particolare impulso agli impianti idroelettrici

dell'Azienda Municipale.

Finalmente, costituitosi nella Valle d'Aosta il magnifico

complesso minerario e metallurgico della Società Nazionale

di Cogne, il Silvestri ne fu nominato Presidente nel Marzo

1935, e vi prodigò l'opera sua multiforme sino al settembre

1942, meritandosi

il

plauso generale per l'impulso dato alla

produzione, per la saggezza amministrativa e per l'equa

considerazione degli interessi delle maestranze che lo ricam-

hiarono con particolare simpatia.

.

Le sue benemerenze furono in quel periodo riconosciute

con la nomina a Senatore, avvenuta nell'Ottohre 1939.

Poi venne l'ora delle prove dolorose, subite per lunghi anni,

amareggiati dalla incomprensione

e

dell'isolainento più che

dalle limitazioni impostegli, e dal contrasto fra le fervide at–

tività della sua vita precedente e l'inerzia forzata che do–

vette subire. Ma egli seppe sopportarle con alto senso di tol–

leranza e di dignità personale nella coscienza sicura della

perfetta correttezza della ·sua condotta, che gli fu · di fatto

incondizionatamente riconosciuta.

L'ultimo periodo della sua vita fu caratterizzato dalla

particolare attenzione data alle applicazioni

dell'idr~ulica

al·

l'agricoltura. Già dall'inizio della sua carriera aveva dovuto

occuparsene come Commissario prima e Presidente poi del

Consorzio irriguo delle Gerbole di Rivalta, per il quale era stata

realizzata la bella centrale di sollevamento del Lago grande

di Avigliana.

Intervenendo poi alla seconda giornata della Scienza

indetta dal Consiglio Nazionale delle ricerche nell'Aprile

1952, alla fiera

di

Milano, sul tema della difesa del suolo e sulla

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