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I LAVORI DELL' ESPOSIZlONE ENOLOGICA

AD ,A S T I

Domenica

~8

novembre si recavano ad Asti,

per visitare i lavori di quella Mostra Enologica,

che funzionerà come sezione dell' Esposizione

Generale Italiana di Torino: l'ono Villa, presidente

effettivo del Comitato Esecutivo di Torino e pre–

sidente onorario della Commissione Esecutiva di

Asti; una numerosa comitiva di giornalisti tori–

nesi, fra cui il direttore di questo

Bollettino

e

dell'Ufficio nostro di pubblicità, signor Traver–

sino; e varii amici del comm. Leonetto Otto–

lenghi, che aveva promossa la gita. .

Il comm. Leonetto Ottolenghi è presidente

effettivo della Commissione Esecutiva dell'Espo–

sizione di viticoltura, enologia ed industrie affini,

che avrà luogo in Asti, in aprile-maggio 1898,

in piazza Alfieri e nell'ampio fabbricat

atto

costruire, nel 1840, da Carlo Alberto, ad so

di pubblic; mercato.

Alla stazione di Asti fummo ricevnti dallo

stesso comm. Ottolenghi, dal sindaco avvocato

comm . Garbiglia, da alcuni membri della Giunta

e della Commissione Esecutiva della Mostra vi–

nicola.

All'entrata del recinto dell'Esposizione ci at–

tendevano il sotto -prefetto conte Fecia di Cossato,

il generale Manfredo Cagni, il presidente del

Tribunale avv. Brayda, il procuratore del Re

avv. Albini, il maggiore di Aosta-cavalleria duca

di Mignano, il colonnello Borgna del 6° bersa–

glieri, gli assessori comm. Rocca, cav. Liprandi,

cav. Molinatti, cav. Grandi, signor Borgnini–

Santi e i rappresentanti della stampa locale.

Ci soffermammo ad esaminare l'entrata prin–

cipale, un triplice arco di

stil~

ionico, con or–

nati del rinascimento, eseguito, su disegno del

comm. Ottolenghi , dal signor Parmetler. L'arco

ha una

semplicità

di linee armonica ed artistica.

Sulla sua trabeazione verrà collocata una colos–

sale figura allegorica fiancheggiata da due put –

tini, opera di due giovani scultori, che sono alle

loro prime prove: i signori Balestra e Germondi,

aÙievi del prof. Luca Gerosa di Torino.

• L'ampio mercato, in cui dovrà aver luogo

l'Esposizione, viene suddiviso in tre grandi

navate.

La parte centrale della prima di queste tre

gallerie, decorate con molto buon gusto, viene

trasformata in un Salone del Risorgimento Ita–

liano . Questo salone - del quale ebbe pure

l'iniziativa il comm. Ottolenghi - sarà tutto in

stucco e verrà adornato con ventitre ritratti dei

principali personaggi del nostro risorgimento e

dai quadri, eseguiti dal Pontremoli, di quattro

patrie battaglie. I ritratti sono opera del pittore

Paolo Arri, già allievo dell'Accademia Albertina

e dell'artista astigiano Pittatore.

La galleria centrale, dove avranno posto ap–

parecchi vinari e prodotti enologici, è vastissima

e tutta percorsa, su in alto, da una balconata.

Di un effetto pittoresco, poi, riuscirà la terza

galleria, che sarà trasformata in un'artistica

serra, dove figureranno le uve fresche in aprile.

maggio!

I visitatori rimasero molto bene impressionati

da questi lavori dovuti essenzialmente alla mu–

nificenza del benemerito comm . Leonetto Otto–

lenghi, il quale è l'anima di questa Esposizione

,

I

che sarà un complemento degno di quella di

Torino.

I produttori i quali si sono inscritti da ogni

parte d'Italia, già superano i quattrocento, una

cifra che costituisce di per sè la più confortante

garanzia della brillante riuscita della Mostra

Enologica di Asti.

Dopo una visita al grandioso monumento

commemorativo dello Statuto, che sorgerà in

piazza Roma, e che l'Ottolenghi regala alla sua

città natale, gli invitati si recarono .al palazzo

Ottolenghi, per vedere i dipinti che figureranno

nel già menzionato salone del patrio risorgi–

mento all'Esposizione Vinicola, quadri di bat–

taglie e ritratti di Carlo Alberto, Vittorio Ema–

nuele, Cavour, Garibaldi, Mazzini, Gioberti,

Minghetti, Ricasoli, ecc.

La giornata indimenti cabile finì con un ban–

chetto di circa ottanta invitati all'" Albergo Reale . ..

AI

dessert

si alzò per primo il comm. Otto–

lenghi e pronunciò, ripetutamente approvato, le

seguenti quasi testuali parole:

" Il fervido progredire dei nostri lavori ci

annuncia l'avvicinarsi di lieti e desiderati avve–

nimenti; e perciò si fa ognora più intenso il

sentimento di gratitudine verso la nobile Torino,

iniziatrice di quella Mostra nazionale con cui si

festeggierà il cinquantenario dello Statuto.

" Ringrazio le autorità governative, ringrazio

gli amati miei concittadini che si vollero unire

a noi per portare un affettuoso saluto ad egregi

amici, per dire all'on .Villa che l'opera sua e quella

del Comitato dell'Esposizione torinese non sarà

mai dimenticata, e per esprimere la nostra viva

riconoscenza ai rappresentanti della stampa.....

" Splendido successo avrà certamente l'Esposi–

zione nazionale che conta l'on oVilla per suo presi–

dente; e la sua presenza qui fra noi ora e la sua

odierna visita varranno ad animarci per la buona

riuscita della nostra Mostra Enologica.

" E qui io bevo alla salute di 'tutti voi, che

benignamente accettaste il mio invito, facendo

augurio che l'opera nostra comune riesca a gloria

della nostra amata Patria •.

Indi il sindaco di Asti comm. Garbiglia portò

un saluto all'onor. Villa, alla stampa ed al cornm.

Ottolenghi che proclamò cittadino benemerito

della sua città natale.

Parlò poscia l'ono Villa, dicendo:

" Grazie pel vostro saluto alla mia cara Torino

ed a me. Una parte del coraggio mio, nell'af–

frontare l'ardua impresa dell'Esposizione nazio–

nale , l'ho attinta qui, dove il comm. Ottolenghi

mi informò che il pensiero di festeggiare

il

cin–

quantenario dello Statuto si era appunto in Asti

primieramente delineato .

" Qui dove l'operosità cittadina volle dare tanto

impulso alla Mostra Enologica mi convinsi, per la

prima volta, che l'opera nostra non sarebbe fallita.

" L'Italia passò, certo, giornate tristi, ma guar–

dando addietro ed a ciò che abbiamo operato

in cinquant'anni - breve periodo nella vita di

un popolo - abbiamo diritto a rallegrarci. E

questo deve dirci la prossima Esposizione, rav–

vivando il sentimento italiano ....

" Voi - proseguì l'oratore rivolto ai giornalisti –

ricorderete all'Italia che l'Esposizione del 1898

non è uno dei soliti ritrovi, ma la solennizzazione

di un anniversario, che è festa della patria e della

libertà... E direte agli italiani che l'Esposizione

Nazionale è un atto politico, poichè, fra le scorag–

gianti

difficoltà

finanziarie, noi vogliamo richia–

marli alla coscienza delle lòro forze, facendo

appello a tutte le buone volontà....

E, fra insistenti applausi, l'on. Villa chiuse il

suo discorso brindando a Torino, ad Asti, ad Ot–

tolenghi, alla stampa, a tutti "nel santo nome

dell'Italia nostra, benedetta da Dio nella bellezza

del suo cielo, nella fecondità delle sue terr e,

nell'energia dei suoi .abitanti ".

' Il marchese avv. Prospero Calani , direttore

della

Gazzetta di Torino,

ringraziò quindi a nome

della stampa torinese.

" Questa festa, egli disse, segna come l'inaugu–

razione della Mostra Enologica e del monumento

che il munificente patriottismo di Leonetto Otto–

lenghi volle innalzato alle memorie gloriose, del

patrio riscatto.

" Oggi possiamo esser certi che, nella pros–

sima gran festa del lavoro; alla voce di Torino ri–

sponderà, nobilmente, quella di Asti; e la prossima

enumerazione comune delle rispettiv e energie ren–

derà ancor più saldi i vincoli d'affetto che legano

le due città consorell e •.

Egli beve ad Asti, ad Ottolenghi, alla riuscita

della Mostra imminente.

Il sotto-prefetto conte Fecia di Cossato portò

ancora l'augurio del Governo per l'esito dell'Espo–

sizione, a maggior gloria della patria di Vittorio

Alfieri, e per ultimo pronunziò generose parole

il dotI. Piovano, del

Pasquino,

La festa, cordial e e simpatica, lasciava in tutti

il profondo convincimento che la Mostra di viti–

coltura, enologia ed industrie affini avrà la

più

felice riuscita.

~ ~~ ~ ~~ ~ ~ ~ ~ - ~ ~ ~ ~~~~~~~~~~~

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DIVISIONE VII.

INDUS TRI E MANIFATTURIE RE

SEZIONE

XII.

Arredi e finimeuti .d i private abitazioni.

Vice·Presidente

:

Vigna Costantino.

Seçretario :

Musso Carlo.

Membri:

Arnaldi geometra Carlo - Becchio

Angelo - Becchis Osiride - Bissattini Vittore

- Bocca cav. Francesco - De Gaspari Gio–

vanni - Gardino Biagio - Germano (della

Ditta Germano Fratelli e Sorelle) - Lucco Luigi

- Mongini Vincenzo - Penotti Giovanni –

Piatti Edoardo - Pichetto Giuseppe - Porta

ing. cav. G.

B. -

Rezzonico Edoardo.

Rappresentanti il Comitato Esecutivo nella Com–

missione:

Bianchi cav. uff. Antonio

~

Dumontel

cav. uff. Federico.

Membri oorrispondenti :

De Luca Fratelli, Na·

poli .:....

Ferri comm. Francesco, Napoli –

Franci cav. Pasquale, Firenze - Gardino Fra–

telli, Napoli - Gerosa cav. Edoardo, Milano –

Martinengo Alessandro, Savona - Mellerio in–

gegnere cav. Enrico, Caravaggio - Mongini

ing. Carlo, Roma - Pattono Giov. Mario. Ge–

nova - Persiani ing. Riccardo, Genova - Pio–

vano Michelangelo, Firenze - Radice Vincenzo,

Napoli - Ramairone comm., Spezia - Villa

Francesco, Milano - Zaninetti Luigi, Milano –

Zari Fratelli, Milano.

Insediata li 24 marzo 1896, la Commissione

studiò, nelle seguenti sedute, le modalità per la

applicazione del diritto d'occupazione d'area

(posteggio).

Su proposta del vice-presidente, signor Costan–

tino Vigna, ad unanimità si deliberò quanto segue:

" La Commissione per la XII Sezione fa caldo

appello allo spettabile Comitato Esecutivo

acciò