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LETT07( E,
:J\(CIltre sto per licenziare all'illdlllgellza altrui questo saggio
che esce sospinto dal breve tempo e dal vivo desiderio, ricordo
COli
animo grato e rcucrcnic gli arciucscoui nostri Davide Ric–
cardi ed Agostino Richellll)', i quali, discbinsero all'opera mia
il ricco archivio dell'archidiocesi.
.Ancl)« il Reverendo Capitolo Nletropolitallo di Torino mi die
agio di ricercare per ogni doue le squisite bellezze del duomo e
di estrarre da tre codici preziosi del suo archivio le illiziali onde
'va fr egiato ogni capitolo di questo scritto .
Che se la [redda nurraiione pote auuiuarsi all'arte che la il–
lustra, Il e' do uanto al cavaliere Efisio
J\;[aJlILO
ed al cavaliere
Edoardo di Sambu» clic ritrassero i disegni, nonch éall'illgegllere
Gioanni
Tberniignon
che
COli
sagac] indagini mise
ili
più chiara
luce l'architettu ra del monumento.
Voglia cbi mi leggerà' perdonare al grande amore che llli
trasse a scrivere di cose tanto care e belle
CD II
pemui
lLO II
degna
di esse.
Torino,
I5
Alaggio
I 898 .
FERDINANDO RONDOLINO.
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