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35

pa rte rmnore della facciata ed il battistero , sottoponendovi la seguente

scritta:

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TITVLO

CASV . REP ERTA . NON . SEXTIL . AN . M.D .CCCXXXXIII

IN . PACE . COMPOSV IT

ALOISIVS . FRANSONIVS . ARCH IEP . T AVIU N

AN . :\I.DCCC .XXXX V.

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Ur sicino, nato nel 5 29 , salì alla sede vescovile di Tor ino circa l'ot –

tobre del 562 o del 563 . Cad uto pr igione dei Longobardi, fra il 569 ed

il 575, ritorn ò libero prima del 599, ma probabilmente ebbe a compe ti–

tore un vescovo ariano contrap postogli da i Longobardi seguaci di Ario .

Gontranno re dei Franchi g li tolse fra il 574 ed il 580 le parrocchie

della Moriana (6), e ne costit uì la diocesi omonima, di cui fu conse-

rato pr imo vescovo Felmas io (7) fra il 574 ecl il 580 . Ne l 57 6 lo stesso

re tolse pure al vescovato di Torino qu ella parte della chiesa Segusina

che sta fra il ponte di Vologia pr esso alla città e la vetta de l Monco–

nisio (8 ). N è, per quanto Ursicino se ne dolesse con papa Gregorio

Magno e il papa stesso domandasse per lui nel 599 ai figli di Go ntra nno

la restituzione de l malt olto, il nostro vescovo potè ottenere g iustizia.

È '

fiaba che Ursicino sia stato ucciso dag li abitanti di S usa ;

n è

altro sap–

piamo di lui, se non che egli morì dopo quaran tase tte anni di ep iscopa to

il 20 di ottobre del 609 o del 6

I

o. Dir ann o altri se egli si debba rav–

visare in quel santo Orso e vescovo che vedesi dipinto nel trittico della

cappella dei Santi Crisp ino e Crispin iano del nostro du omo, e del q uale

la chiesa tori nese celeb ra la festività con rito doppio addì

febbraio (9).

Nel luogo

med~simo

in cui si scavò il titolo di Ursicino , si rinvenn e

pure il seg uente dell'infant e Anteri a.

La iscrizione si completa così :

Epigr.ife

dell ' infante Anteria.

Ed un chiaro epigrafista ( ro) assegnò il decesso dell'infante An teria

all'ann o 523 dell'era volgar e, in cui cadeva appunto l'indizione prima ed

era console d' Occiden te, senza collega, F lavio Ani cio Massimo. Il titolo

fu murato nella nave a

cormi episto/«,

al pilas tro che fron teggia la cap-