

I l
1 ) 1/ 0 111 0
d i T' o r i n o
Poco sappiamo altr esì delle riparazioni fattevi nel corso dei secoli.
Nel
1456
gi;\ vi sorge va un nuovo coro
( 18) ,
senza che fosse stato
distrutto od ampliato l'antico; ed il vescovo Ludovico vi fece porre nu ovi
stal li
Icll/:t;ali
ed intarsiati
( 19).
Nel
1486
la nave magg iore era ornata
.di volta, che non sappiamo bene se cop risse tutta la nave o sorgesse sul
pr esbit erio
a
mo' cii cupola
( 20) ;
ma la chiesa tutta . era ancora priva
di paviment o nel
1468,
e g li statuti cap itolari cii q uell'anno presc rive–
vano al sacrista di turare i buchi scavati nella nuda terr a.
Pare che la chiesa noverasse poche cappelle. Oltre all'altar maggi ore
dedicato al Santo Salvatore, vi era una cappella dello st esso titolo pr esso
la sacres tia del San Gioanni, appo la quale Berta Breoxii, veclova Nico–
loxio, instituì nel
1434
una cap pellania e voIIe essere sepo lta. Un altro
benefizio fu pure fondato alla med esima cappella da Gaspardo di Cavaglià,
primicerio del Capitolo, nel
1449 ( 2
l ),
serba ndone il patrona to alla
propria famiglia.
Nel
1347
vedevasi la cappeIIa di Sa nt'Agata, e nel
1405
qu ella di
San Nicolò, dotata di
-be nc fizio
g ià ricordato nel
1435
( 22) .
Molto an–
tica era queIIa di Sant'Ippolito, appo la qu ale il canonico cantore Gu–
g lielmo eli Cavaglià elesse la pr opria sepo lt ura, e fondò nel
1333
una
cappellania di patronato deIIa su a famigl ia
( 23),
da cui passò pe r fem–
mine nei Calcagn i e neg li S trata, nei Calcag ni-Caroccio e nei Frichign ono
cii Castellengo.
Nel
1434
esisteva pure la cappella di Sant' Ago stino
( 24).
A tali cappellanie clevons ene aggi ungere pa recchie altre. Nel
1347
fu istituita cla pr ete Gug lielmo Guarue rio, sacrista del San Gioanni , qu ella
ciiSan Giovenal e fondata al Pilone di Sant' Anna, cii pa tro nato dei · Bianchi
eia R ivoli, dai quali passò ai Caser io, De Bairo e De R eg ibus da Pa–
varol o
( 25) .
Nel
1380
vi era qu eIIa di San Massimo
( 26) ,
a cui fu unita qu ella
della Pietà fond ata nel
1490 ( 27)
eia Oldrael o .Canavosio presidente de l
Consiglio di Savoia.
Il Sa nto Salvatore era chiesa parrocchiale, e la cura d 'an ime era af–
fidat a dal Capitolo ad un rettore; ma l'altar maggiore era serbato alle
funzioni de i canonici, e pa recch ie volte teneva nsi nella cappella di Sant' Ip–
polito che finì con dare il titolo alla pa rrocchia
( 28) .
Questa par rocch ia,
ridotta ad esiguo numero d 'anime
( 29) ,
fu soppressa ed unita nel
1443
a qu ella di Sa nta Maria
(30) .
Nel Santo Sa lvatore si pubb licavano le
sentenze pro nunziate da i vica ri ge nerali o capitolari, seduti sopra una
trave nella cappella
(3
l )
e si tenn ero le Sinod i elel
1270 , 1286, 133 2,
135 1, 1368
e
1403 (3 2).
In essa fiorì altresì una scuola di canto cora le che risale aIIe più
remote origini del canto g regoriano , e si tramandò ringagliard ita per
opera del Capitolo. Oltre al canonico canto re , che aveva per compito di
dirigere il canto neIIe funzioni cap ito lari, si tr ova ricor data fin dal
99 7
la scuola dei fanciuIIi cantori, che accompagnavano i canonici nelle loro