

NOTE AL CAPITOLO VII.
(l )
«
Aurcac luculcntissimncquc Pet ri Carne couu ns cqumsque ne, non iuris–
con sulti orationcs et cpisto lac
»,
T orin o, per l' . l'. PORRO, I i20 .
(2) Ommesse le favolose origini immaginate dal Merula, da Raimondo T urco,
dal l'latina e da altri pan egiri sti , e respinta pure, perch é no n prova ta, l'ipotesi che
i Della Rover e torinesi disc end essero dagli antichi viscon ti di T orino, troviamo il
primo e certo ricordo di questa stir pe in Pietro
qui dicitur de ruuore
vivo in T orino
il
l°
febbraio del 1169 (ARCU. AIlCIV.,
t-re-.
car, 38), nonché in Tlongioann i
di'
ruuorr,
in T aurino suo figli o, in Aimario, Aimonerio e Tligl o vivent i pure ivi su l
finire di quel secolo. N è riesce inverosim ile che questa stirpe pren desse il proprio
cognome dal
cantone de ruuore
o
de
qllerCII
ricordato il
l ''
gennaio 1182 (ARCU. ARCI\·.•
i'erg.,
cat , 33) e 17 aprile 1193 ( Brn.
DEL
RE,
Miscrll,
Doc. llol.)
che forse era posto
all'angolo sud-est dell e mura presso la chiesa di Sant'Euseb io, dove ehbero la più
antica e principal sed e tutte le branche dei Della Rovere .
Airnario ed Aimonerio furon o consoli maggiori di T ori no nel 1/91, prova di
loro ant ica nobilt à cittadina.
Aimone e Big lo ten evano dal vescovo la signoria di Piobesi nel 1/91, Guglielmo,
Pcìreto ed Alb erto erano consig no ri di Vinovo nel 126i e nel 1268, quale signoria
avevano acqui stato in tutto od in part e da Alberto e Mnrtino marchesi di Roma–
g nano.
Il
I
i di sett embre del 1497 il cardinale Domenico col fratell o Martino comprò
dai Villa chier esi le signorie di Cinzano e di Rivalta. Leli o fu infcudato di Mon–
tafia dallo zio Gerolam o arcivescovo di T orino nel I i76, e Carlo ere ditò dalla ma dre
Amcdea Provana
la
sig noria di Ce rce nasco nei primi del 1600.
I
Della Rover e torinesi ebbero in varii tempi case in T orino sotto le parroc chie
di Sant'A gn ese, di Sant' And rea, di San Brizio, di San Tommaso, di Santo Ste fano;
ma pare che la principale e
più
amica fosse que lla posta sotto San t' Eusebio all'angolo
sud-es t dell e mura ; c important e doveva pure essere il palazzo sotto la parrocchia di
San Tlenign o, che Martin o fratello del cardinal Domenico vend è Del
I
i
Il
per 2i 8 3 fio–
rini (ARCI/. ARCIV.,
prot,
49,
f.
276').
I
Della Rove re eb bero il pat ron ato delle chiese di Sant'Eusebio e di San Vittore
in T orino, ed il pri vilegio di port arc una delle quattro aste dci baldacchino nelle pro–
cessioni sol enni.
Ess i con segn arono nel t6 1) e ' nel t687 la propria ar ma
«
in campo azzurro un a
rover e sradicata con i rami passati c ripassati in doppia croce di Sa nt' Andrea gh ian–
di fcra d'o ro
u ,
F. A. Della Chiesa dicc che il loro motto era
Force e vrrtu.
.
'on
con sta chc port assero pcr cimiero
la nave col
SI/O tim one
e velr lese t/'argm lo: alli–
g i ll/I/s portum,
usat a dai Della Rovere di Villanova d'A sti .