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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

cile, Fopa, Cima Piaso, Forno, Boutin, Gaudi, Macchia, Giors, che, in

una sola formazione dapprima, vennero divise poscia in due striscie dal­

l ’erosione posteriore della Yiana, una a sinistra da Forno per i Yignet, i

Mariet, a Camagna Superiore, l’altra a destra da Cima Piaso ai Boutin,

a Cà di Macchia, a Cà di Giors lambite dai due torrenti esterni nomi­

nati. Il

diluvium

di destra scendeva rasentando le falde di Truc Riond

e di Pesmonte sul sito dell’attuale abitato di Levone, formava espan­

dendosi il rilievo di monte Valle ed i lembi sulla falda montaosa fino

al rilievo della Madonna dell’Annunziata. Involgeva il nucleo roccioso

di Pesmonte per le terrazze di Ca di Martin, del piano Prime Foglie,

donde si allungava in direzione Sud Est per il Tesia fino a S. Grato di

Marietta per circa 2 chilometri e mezzo. Il lembo residuo a sinistra

da Forno a Camagna termina a Nord di Rivara formando l ’altura del

Castello, sviluppandosi da Forno per 4 chilometri circa ad Est Sud Est,

mentre la striscia di destra, non tenendo conto dell’intruso Pesmonte, si

svilupperebbe da Cima Piaso a S. Grato per 6 chilometri. Nè crediamo

che il cono originario intatto si sviluppasse maggiormente, giacché do­

veva contenersi nel ristretto spazio concessogli dal preponderante cono

diluviale

dell’Orco, che spingevasi appunto col suo lembo estremo ad

Ovest sulla linea Prascorsano, Pesmonte, Rivara, Marietta, Gianotti,

Front. La Viana ha nel mezzo inciso il cono

diluviale

, se ne è sgom­

brato l’alveo fino allo incontro della roccia da Forno ai Marietti, ai

Creus ed a Rivara, non solo, ma ha denudato dal

diluvium

la falda set­

tentrionale di Pesmonte tra i Creus ed il piano Prime Foglie, si è in­

ciso l ’alveo anche più profondamente negli schisti argillosi tra i Creus

e Rivara e Camagna Inferiore, deponendo sulle rocce uno strato di

al­

luvioni recenti

, come pure depose

alluvioni recenti

e non vero cono di

deiezione a valle di Rivara fino alla linea Busano-Marietta. Anzi a

monte di Rivara sulla destra del torrente lasciò delle terrazze

diluviali

dei primi periodi di escavazione tra Rivara e la roccia di Pesmonte,

prima di giungere salendo ai Creus e dai Creus allo sperone di fronte

a Cà di Marietti. La Levona ed in minor scala il Ritano di Camagna

hanno agito ugualmente; la Levona fu obbligata ad aprirsi una via tra

le rocce; il Ritano di Camagna scorre nel

diluvium

al piede dell’alto

terrazzo d’erosione sinistro e sulla piattaforma di Massuc a Camagna

Inferiore, alveo terrazzato primitivo come quello di fronte a destra avanti

che la Viana s’incanalasse nelle rocce. Da Cà di Giors il

diluvium

forma

la spianata sopra le cave calcari di Levone e ne scende un torrentello

detto dei Crosaroli ; esso percorre in basso il solco ad angolo interposto

tra la colata

diluviale

che fasciò dapprima il versante Sud Ovest di

Pesmonte e quello che girando il rilievo a Nord si rovesciò poi a Sud