

33 8
PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA
nuovo a monte della diga granitico
-permiano-triasica
sono numerosissimi
i lembi del
diluvium
speciale formato di rocce micaceo-gneissiche, con
grosse bombe di quarzo grasso. Il più ampio sviluppo risponde alla valle
della Piova, che è puranche quella più importante tra le vallette di questo
versante, ed il suo
diluvium
scavalcava la diga nominata e riusciva a fon
dersi inferiormente con quello di valle dell’Orco, sviluppatissimo a valle
di detta diga; la fusione avveniva sopra il solco profondo della Piova a
S. Anna dei Boschi. Il
diluvium
inferiore proveniva da vai d’Orco, ciò non
toglie però la possibile miscela con quelle delle vallette sopranominate,
come pare sia avvenuto per il lembo
diluviale
, che sale assai in alto nella
regione Vespia sotto al villaggio di Muriaglio. Il
diluvium antico
proprio
di vai d’Orco, riconoscibile alla presenza di abbondanti frammenti grossi o
piccoli di gneiss
centrale
, uscendo dalla stretta Cuorgnè-Salto si espandeva
ampiamente al Sud ed all’Est. A destra noi troviamo il
diluvium
in que
stione mescolarsi con quello speciale di Galenca sotto a San Colombano;
formare dei rialzi appoggiati alla falda granitica Nord di Belmonte nel
piccolo valloncino che sbocca appena fuori dell’abitato di Valperga verso
Cuorgnè, là ove non giunse il
morenico;
a Nord del Castello di Yalperga,
per salire a Santa Apollonia, il
diluvium
si mostra evidente al margine
esterno delle più espanse collinette
moreniche.
La formazione
diluviale
doveva ricoprire il fianco Est e Sud Est della massa di Belmonte, anche a
rilevante altezza, giacche a Sud Est di essa noi troviamo i lembi caratte
rizzati da ciottoloni di gneiss
centrale
a Riborgo, a Piandane ; di essa sono
formate le collinette scendenti a Pertusio, al Truc di Mes, alla Cascina
Grangioun, fino alla estrema curva a Nord della Viana, la collinetta che
da Pemonte scende pure alla Viana per San Tommaso. Questi spigoli sono
diretti quasi a Sud formando un angolo di circa 75° colla collina di Ca-
magna, che sappiamo essere appartenente al
diluvium
della Viana; il
torrente Roncherò raccoglie le acque dello spazio angolare
interdiluviale
e segna il limite tra i due
diluvium
, sotto al quale sbocca a tratti la diga
permiano-triasica
tesa tra Pesmonte e Belmonte. Anche qui il Sacco ha
intravveduto imbasamenti
pliocenici
, giacché anche qui esistono alter
nanze sabbiose, argillose, ciottolose come verso Levone; del che più avanti.
In alto del valloncino Roncherò, tra Pratiglione e Pemonte sonvi ancora
lembi
diluviali
dovuti però a formazione locale di non grande importanza.
A sinistra il
diluvium antico
di vai d’Orco si estende ampiamente a Sud
Est fino allo sperone lherzolitico dei Monti Rossi ; le collinette degradanti
a Spinetto, Castellamonte, Preparetto, Vivario, incise da una quantità di
valloncini appartengono a questa formazione, la quale non si presenta in
andamento gran che regolare per le accidentalità grandissime del fondo
roccioso su cui poggia, appartenente alla formazione esterna
granitica
,