

luvium antico
atto a fermare le acque; anche qui tutto un complesso
di sorgive, ed il livello delle acque nei pozzi indicano l’esistenza di una
falda acquea sempre più superficiale di mano in mano che si discende
al Sud Est.
In valle dell’Orco e della Soana si formò un vistoso ghiacciaio che
portò il suo lembo terminale fino allo sbocco vallivo ad oriente di Cuorgnè.
Ampie difatti le due valli e ricche di bacini si prestavano, come an
cora si prestano oggidì, allo accumulo di nevi da trasformarsi in ghiacciai;
la loro posizione più a Nord, e più atta per accogliere i venti umidi
provenienti dalla pianura, l'elevatezza delle montagne a Nord, nella massa
del Gran Paradiso, e rilevante a Sud, tutto contribuì ad uno sviluppo
glaciale ragguardevole. Nella valle dell’Orco abbiamo numerosi laghi
di erosione glaciale, insieme che per fatto orografico nel vallone Ros
setto, all’Agnel, ai Cerrù con rocce levigate, ed il ghiacciaio antico sca
valcava il colle del Nivolet provenendo da Yalsavaranche.
Lembi
morenici
abbiamo sul territorio di Ceresole Reale all’alpe Pi-
locca, alla Mua, alla Frèra, allo Stabilimento; rocce levigate stupende
alle Gorgie, sopra la Mua, ai Chiapili più in alto, alla Parrocchia, al
Pian delle Sue, nella stretta dell’Orco, a Cà di Grosso; laghi glaciali
ancora ai Crusionay; le rocce levigate formano belle terrazze al termine
del bacino di Ceresole Reale. Masse di ghiaccio scendevano dai tre val
loni di Breuil, Ciamosseretto, Noaschetta, nei quali abbondano le rocce
arrotondate e piccoli laghetti glaciali ;
morene
a Noasca, Balmarossa con
belle cascate che precipitano da rocce levigate. Qui apriamo una piccola
parentesi che può servire anche per altre località; allo sbocco di val
loni laterali in una valle, dai quali scendessero ghiacciai affluenti, le
rocce levigate non si trovano che ad una certa altezza formante gradino
dal quale precipita ordinariamente il torrente ; ciò è dovuto al fatto che
l’attrito delle masse glaciali affluenti non poteva farsi sentire che fino
alla vera confluenza, cioè al livello superiore del ghiacciaio principale,
e la spinta stessa che il ghiacciaio affluente esercitava sul principale
diminuiva l’azione di questo istesso sulle rocce di fianco. Più in basso
altre
morene
alla Frèra ed a Perebecche, ove un potente ghiacciaio scen
deva dai valloni di Piantonetto, Boggio e Preghetta, nei quali si po
trebbero studiare nelle loro più spiccate caratteristiche e rocce arroton
date e laghi glaciali; così pure nel vallone di Eugio. Lembi
morenici
ancora a Locana alle Praje. Un piccolo ghiacciaio scendeva a Sparone
dal vallone di Ribordone, che presenta una bella
morena
allo incontro
dei valloncini Ischiarolo e Ceresa. Rocce levigate abbiamo allo sbocco
di Ribordone a Santa Croce. La valle poscia si rinserra ed il ghiacciaio
si elevava tanto che troviamo terrazze e lembi
morenici
alla Maddalena,
DEL TERRITORIO DELLA. PROVINCIA DI TORINO
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