Table of Contents Table of Contents
Previous Page  369 / 762 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 369 / 762 Next Page
Page Background

rente di Dolonne ; ma tutto lungo le sponde della Dora fino ai bagni

della Saxe si incontrano dei massi erratici di grandi dimensioni; un

piccolo rivestimento

morenico

troviamo sul dosso di rocce potentemente

lisciate sopra i molini di Dolonne.

Penetrando poi nella forra tra M. Chétif e M. de la Saxe noi tro­

viamo le rocce di queste due montagne levigate dall’attrito glaciale da

mezza salita fin quasi al sommo ; la vetta di M. Chétif emergeva sola

come un’isola dalla corrente di ghiaccio che ivi raggiungeva un’altitu­

dine non inferiore a 2100 metri (900 sopra Courmayeur), e fatto ana­

logo succedeva per la costiera di fronte del M. de la Saxe.

Abbiamo notato come il M. Chétif colla sua vetta formava un iso­

lotto; difatti il fiume di ghiaccio proveniente dalla vai Veni scavalcava

il contrafforte di M. Chétif in corrispondenza del colle Chécouri, ele­

vato di circa 2000 m. e si rovesciava in parte nel vallone di Dolonne,

abradendo gli strati di rocce schistose poco resistenti e formando il piano

inclinato dei pascoli di Cecco e Rota, che presentano frammenti pro-

toginici.

Entrando poi in vai Veni e rimontandola noi troviamo le rocce for­

midabilmente levigate in corrispondenza di Nòtre Dame de Guérison ed i

lembi

morenici

dispersi a grande altezza nelle località del Pré, della

Pendant e lungo tutto il fianco montuoso fin sopra all’Avisaille ad una

altitudine non inferiore ai 2200 metri.

Più in alto le

morene antiche

sono scarsamente rappresentate; ma a

testimoniare di più protratta permanenza del ghiacciaio che riempiva il

bacino dell’Allée Bianche, sotto il colle della Seigne abbiamo lo sbar­

ramento

morenico

dei chalets premiere dell’Allée Bianche. Sul versante

della catena del M. Bianco guardante in vai Veni troviamo numerose

tracce di più forte sviluppo glaciale, rappresentate quasi ovunque da

larghe aree di rocce levigate. Le rocce di questo versante, eminente­

mente cristalline, si prestano ad accogliere e mantenere il pulimento

meglio che le rocce schistose e tenere del versante Sud Est. Le rocce della

costiera dell’Estellette sono levigate sino all’altezza di 2500 m., per cui

l’attuale ghiacciaio dell’Allée Bianche si doveva fondere con quello del-

l’Estellette. Le rocce della costiera di M. Sue sono levigate ad uguale

altezza e lungo tutto il vallone del ghiacciaio del Miage; dossi arro­

tondati si elevano di ben 250 metri sull’attuale livello del ghiacciaio. Le

estremità delle costiere del Brouillard del M. Itouge e delM.Noir,lAiguille

du Chatelet, si presentano fortemente lisciate, cosi pure le rocce che stanno

ai fianchi del ghiacciaio della Brenwa. Da queste tracce noi possiamo ar­

gomentare del come si presentassero le cose durante il

periodo glaciale.

Nel bacino del colle della Seigne si aveva l ’origine del grande ghiac­

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

345