

rente di Dolonne ; ma tutto lungo le sponde della Dora fino ai bagni
della Saxe si incontrano dei massi erratici di grandi dimensioni; un
piccolo rivestimento
morenico
troviamo sul dosso di rocce potentemente
lisciate sopra i molini di Dolonne.
Penetrando poi nella forra tra M. Chétif e M. de la Saxe noi tro
viamo le rocce di queste due montagne levigate dall’attrito glaciale da
mezza salita fin quasi al sommo ; la vetta di M. Chétif emergeva sola
come un’isola dalla corrente di ghiaccio che ivi raggiungeva un’altitu
dine non inferiore a 2100 metri (900 sopra Courmayeur), e fatto ana
logo succedeva per la costiera di fronte del M. de la Saxe.
Abbiamo notato come il M. Chétif colla sua vetta formava un iso
lotto; difatti il fiume di ghiaccio proveniente dalla vai Veni scavalcava
il contrafforte di M. Chétif in corrispondenza del colle Chécouri, ele
vato di circa 2000 m. e si rovesciava in parte nel vallone di Dolonne,
abradendo gli strati di rocce schistose poco resistenti e formando il piano
inclinato dei pascoli di Cecco e Rota, che presentano frammenti pro-
toginici.
Entrando poi in vai Veni e rimontandola noi troviamo le rocce for
midabilmente levigate in corrispondenza di Nòtre Dame de Guérison ed i
lembi
morenici
dispersi a grande altezza nelle località del Pré, della
Pendant e lungo tutto il fianco montuoso fin sopra all’Avisaille ad una
altitudine non inferiore ai 2200 metri.
Più in alto le
morene antiche
sono scarsamente rappresentate; ma a
testimoniare di più protratta permanenza del ghiacciaio che riempiva il
bacino dell’Allée Bianche, sotto il colle della Seigne abbiamo lo sbar
ramento
morenico
dei chalets premiere dell’Allée Bianche. Sul versante
della catena del M. Bianco guardante in vai Veni troviamo numerose
tracce di più forte sviluppo glaciale, rappresentate quasi ovunque da
larghe aree di rocce levigate. Le rocce di questo versante, eminente
mente cristalline, si prestano ad accogliere e mantenere il pulimento
meglio che le rocce schistose e tenere del versante Sud Est. Le rocce della
costiera dell’Estellette sono levigate sino all’altezza di 2500 m., per cui
l’attuale ghiacciaio dell’Allée Bianche si doveva fondere con quello del-
l’Estellette. Le rocce della costiera di M. Sue sono levigate ad uguale
altezza e lungo tutto il vallone del ghiacciaio del Miage; dossi arro
tondati si elevano di ben 250 metri sull’attuale livello del ghiacciaio. Le
estremità delle costiere del Brouillard del M. Itouge e delM.Noir,lAiguille
du Chatelet, si presentano fortemente lisciate, cosi pure le rocce che stanno
ai fianchi del ghiacciaio della Brenwa. Da queste tracce noi possiamo ar
gomentare del come si presentassero le cose durante il
periodo glaciale.
Nel bacino del colle della Seigne si aveva l ’origine del grande ghiac
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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