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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA
profonda ed occidentale, che più direttamente risentiva l’influenza devia-
trice. Laondechè senza che la massa glaciale si scindesse, pure nella sua
parte occidentale assunse un andamento non parallelo, ma quasi, alla di
rezione delle rocce formanti la diga; essendo questa Nord Nord Est-Sud
Sud Ovest, il ghiacciaio si diresse a Sud con leggerissima tendenza ad
Ovest. La
morena laterale sinistra
potè regolarmente costituirsi in cor
doni quasi paralleli ; ciò non era possibile per la
morena laterale destra,
la quale dovette forzatamente adattarsi a tutte le accidentalità, nume
rosissime e variabilissime, delle rocce cristalline,
triasiehe, permiane,
dioritiche sulle quali si appoggiò. Aggiungiamo ancora che dalla vai Chiu-
sella un proprio ghiacciaio scendeva, il quale veniva ad urtare obliqua
mente con un angolo di circa 75° il ghiacciaio vallostano, epperò anche
da questo fatto il disporsi della
morena
doveva essere influenzato;
di questo ghiacciaio speciale ci occuperemo in seguito. Così guidata la
massa occidentale del ghiacciaio si estese fino all’attuale luogo del ponte
dei Preti, ove le rocce si fanno profonde e lasciano libero il passo, age
volmente scavalcate dalle masse glaciali. Queste non avevano perduta
la spinta iniziale che le indirizzava a Sud Est, tanto più che non si
separavano dal restante della massa glaciale ; ed una volta liberate dalla
influenza deviatrice ripresero presso a poco la direzione originaria ri
chiamate o trascinate dalle masse più orientali, che l’influenza distur-
batrice meno avevano risentito.
Ed ecco allora la
morena laterale destra
spingersi irregolarmente e
sinuosamente al Sud Est da Baldissero Canavese a Mazzè. Ma intanto
i disturbi a cui andò soggetta la formazione di questa
morena
, le conche
trovate per via, ed una quantità di accidentalità diverse hanno fatto sì che
sommamente irregolare riesce questa
morena laterale destra
a petto della
ammirabile regolarità della
sinistra;
di più mentre i materiali di questa
rimanevano uniti e si disponevano gli uni accosto agli altri successiva
mente e regolarmente, epperò la Serra si elevò di ben 600 metri sul
ilialweg
della Dora Baltea alle origini, la
morena laterale destra
per
deva una quantità di materiali impiegati a colmare vani, lacune e de
pressioni, che per via incontrava, epperò essa non poteva elevarsi di tanto
sulla pianura eporediese. Di più ancora, l’arresto sofferto, o ritardo se si
voglia, per gli ostacoli fece sì che a valle di questi il più grosso del
materiale roccioso si soffermava e rapidamente, quindi la
morena
stessa
perdeva della sua larghezza, come si verifica in corrispondenza di
Montalenglie e Candia, mentre poco a monte acquista di un tratto un
grande sviluppo trasversale. Un fatto dobbiamo notare; le due
morene
laterali
si sviluppano oltre il distacco della
frontale;
infatti la
frontale
si individualizza tra Boppolo e Cavaglià a sinistra, mentre la
morena