

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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l’antica via per l ’altra che da Pré S. Didier valica la Dora e s’innalza
fra Dora e balza
morenica
fino alla sorgente della Margherita, e poi con
due risvolte guadagna Courmayeur; questa via si trova di continuo sotto
l’incubo delle valanghe e dei torrenti rovinanti dall’ultimo piede orien
tale del Crammont e più ancora dei massi e dei franamenti del taglio
morenico
a sinistra. Ora fu abbandonata in parte e da Palusieux un al
lacciamento in rapida salita la riconduce all’antico e più sicuro trac
ciato. Da Morgex a Courmayeur occorre però sempre sorvegliarla. Da
Courmayeur un tratto rotabile giunge ancora fino ai bagni della Saie,
che valica il torrente di Chapy; potrebbe la via spingersi fino ad En-
trèves al piede del Monte Bianco, 1045 metri sopra il livello di Dora alla
stretta ad Ivrea, su un tragitto superiore ai 120 chilometri, una media
pendenza di appena del 9.5 per mille.
Ridiscendendo ora la valle di Aosta esamineremo rapidamente i va
lichi laterali pei valloni che sono vere e lunghe valli; e troviamo a
sinistra :
1° Valle Ferret: il percorso ad una via anche mulattiera non è
possibile in fondo valle stante l’invasione in esso dei ghiacciai della ca
tena del Monte Bianco ; epperò una cattiva mulattiera percorre la valle
fino a Sagivan e s’inerpica quindi ad Est sui pendìi erbosi di Tremaille
e raggiunge il colle Ferret (m. 2543); questa strada meriterebbe di es
sere sistemata e tenuta in buone condizioni, essendo assai rilevante per
essa il transito nell’alta valle della Dranse di Ferret.
2° Valle del Buthier:
a)
Colle Finestra: la via mulattiera si dirama dalla via del Gran
San Bei-nardo ai pascoli di Bauz e serve di comunicazione da questa
valle del Buthier e da Aosta alla valle della Dranse di Ferret ; sarebbe
anche opportuno tenere la via in buono stato.
b)
Colle del Gran San Bernardo: la via rotabile parte da Aosta
(m. 553) e sale assai ripida per vigneti a Signayes; procede poi per
dolci pendii erbosi ed alberati a Gignod (m. 994), donde piega a Nord
Ovest, e, sempre sulla destra del Buthier, in costa ed a grande altezza
sul torrente, raggiunge Condemine e poi la stretta di Laclusa (m. 1202),
Echévenoz (m. 1235) per avvicinarsi al torrente e valicarlo ad Étroubles
(m. 1280). Lungo questo tragitto sono a notarsi gli inconvenienti della
ripida salita da Aosta a Signayes e di alcuni tratti in pendio di rocce
degradate, dotate di poca stabilità; in complesso la via percorre fianchi
di monti a materiali alterati e presentanti qualche placca
morenica.
Da
Étroubles la rotabile sale lungo la falda montuosa sulla sinistra a St-Oyen,
indi pel vallone del Gran San Bernardo a St-Rhemy (m. 1632), sotto
l’incubo delle valanghe invernali per la ripidezza dei fianchi sovrain-