

combenti; la salita da Étroubles è assai forte. A St.-Rhémy in stretta
gola termina l’attuale rotabile, e la mulattiera assai ben tenuta si iner
pica assai ripida sulla sinistra al piano della Cantina, donde si dirama
il sentiero pel colle Finestra, e sul tracciato della via romana supera
le ultime rocce per giungere al colle del Gran San Bernardo, all’Ospizio
famoso (m. 2467). D’inverno si sale sulla neve direttamente al colle dalla
Cantina, senza percorrere il largo giro che fa la strada a Nord Ovest,
coll’aiuto di corde tese. Due progetti si fecero per il valico di una ro
tabile alla valle della Dranse d’Entremont partendo da St-Iihémy. Col
primo una strada con numerose e strette giravolte sovrapposte sostenute
da robusti muri guadagnava sul ripido versante ad Est un livello
assai elevato, donde con continua salita percorreva il fianco del monte
Mort sopra i pascoli di Noaille e raggiungeva il piano della Cantina,
donde sul tracciato romano superava le ultime rocce; fu abbando
nato questo progetto, già in via di esecuzione essendosi costrutte le gi
ravolte ed un buon tratto della strada in costa, per ciò che troppo temi
bili e disastrose si presentavano le valanghe di neve ; taluno vuole per
veto
opposto da qualche potenza per fini politici; l ’ardimentosa salita
per giravolta sovrapposte non offre sufficente garanzia di solidità; una
discesa d’acqua dall’alto intaccata l ’ultima giravolta può determinare la
rovina di tutte quelle sottostanti e rendere impossibile il riattamento
del tronco stradale. Meglio sarebbe risalire il vallone sulla destra fino
al Pian d’Arc, svilupparsi sulla sinistra nei pascoli di Farco e raggiun
gere così il piano della Cantina; le rocce non sarebbero ottime, ma non
troppo pericolose per una rotabile ordinaria, ma le valanghe sarebbero
sempre all’ordine del giorno. L ’altro progetto faceva risalire la strada
pel versante orientale, ma gradatamente e girando ad Est lo sperone che
separa St-llhémy dal valloncino di Barasson, salendo sempre si passava
alle Grangie Barasson, si contornava lo sperone che divide il valloncino
di Barasson dal vicino di Mónouve, questo si risaliva sul versante destro
fino a 2200 metri circa di altitudine, donde con una galleria sotto il
M. Ménouve di circa 2500 metri si passava sul versante svizzero; fu
iniziato il traforo, ma poi il progetto fu abbandonato non sappiamo bene
per quali ragioni. A noi parrebbe preferibile a questo ultimo progetto
raggiungere nel miglior modo il piano della Cantina nel vallone del
Gran San Bernardo, ed ove si voglia, quantunque non necessario, perfo
rare le solide rocce con una galleria di 2000 metri diretta qui nor
malmente alla direzione degli strati e penetrare così nella valle della
Dranse d’Entremont. Preferibile poi per la rotabile da Aosta a St-Rhémy
ci sembrerebbe un tracciato sulla sinistra del Buthier per Porossan, Clo-
sellinaz, Bocage e Roisan, con valico della Pellina alla sua confluenza
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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA