

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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un piccolo lembo di
morenico
in isfacelo, indi la piccola galleria in
buona roccia sottopassante al forte di Bard, e, valicata la Dora sulla
destra, la stazione Hóne-Bard (m. 342) sul cono di deiezione del tor
rente Ajassa, scendente dalla valle di Champorclier. Dopo un breve tratto
sulle alluvioni la linea ripassa nuovamente sulla sinistra della valle,
e taglia il cono di deiezione d’Arnaz e raggiunge la stazione omonima
(m. 357), e qui maggiori sono i pericoli dipendenti dallo irrompere di
piene torrentizie. Taglia in seguito l’assodato cono di deiezione dell’É-
vanfon oltre la stazione di Yerres (m. 368), e dopo un tratto sulle al
luvioni di Dora, e valicato il fiume per passare sulla destra della valle,
si presenta un seguito di coni di deiezioni; prima quello grandioso, in
costante, variabile del Cialamé scendente da Champ-de-Praz, poi quelli
minori dei torrentelli di Viérin, di Oley, che costituiscono un perma
nente pericolo per la ferrovia ; indi abbiamo la stazione di Montjovet
(m. 385). Penetriamo poscia nella stretta di Montjovet con un sèguito
di piccole gallerie e passando sulla sinistra della valle; la ferrovia per
corre la forra sospesa sul baratro percorso dal fiume, ed in alcuni tratti
e le rocce in cui è scavata qualche galleria ed i microscopici lembi
morenici
sospesi sui ripidissimi fianchi sono in minaccia di franamento
e di scoscendimento. La galleria di Balma prima di valicare dalla de
stra alla sinistra è in calceschisto, ma presenta nel mezzo un riempitivo
detrítico di indole torrenziale ; la galleria Taverna fu aperta in pieno
morenico;
condizioni queste geologiche poco garanti di sicurezza. Si esce
poi nel circo
morenico
tagliato da alvei di torrenti e da coni di deiezioni
di St-Vincent e Chàtillon. La galleria Valpellina è in pieno
morenico
e
non troppo solida; poi si giunge alla stazione di St-Vincent (m. 446).
Proseguendo troviamo la galleria Tornasec ancora in
morenico,
così
pure quella di Créta presso la stazione di Chàtillon (m. 452). Valicato
il torrente di valle Tournanche si attacca il cono di deiezione di detto
torrente con due piccole gallerie nel materiale alluviale, e poi tutto un
sèguito di conetti di deiezione dei torrentelli laterali, alcuni attraver
sati in galleria; e la stazione di Chambave (m. 466) trovasi sul cono di
deiezione del torrente di St-Denis. A monte trovasi la galleria di Tercy
in
morenico
, sfacelata con pericolo permanente di rovinìo e franamento ;
indi numerosi conetti di deiezione e torrentelli laterali; tra i coni di
deiezione imponente quello di Diemoz, oltre il quale si passa sulla de
stra per ripassare sulla sinistra prima della stazione di Nus (m. 519).
La ferrovia valica sulla destra e trova il cono di deiezione del torrente
di St-Marcel, la stazione omonima (m. 529) ; poi ripassa la Dora e su
un lembo
morenico
trova la stazione di Villefranche (m. 536) e poi per
coni di deiezione assodati ed in via di formazione, ed oltrepassato il