

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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le condizioni sfavorevoli sotto il punto di vista geologico. Pure non am
mettendo l’esistenza, secondo le idee del Lory, di una grande rottura
con spostamento in corrispondenza del Piccolo San Bernardo, fatto che
porrebbe il
veto
assoluto ad ogni progetto di sotterraneo in corrispon
denza, dobbiamo sempre far notare che la galleria sarebbe parallela nel
suo andamento alla direzione degli strati e, quello che più monta, sul
passaggio da una formazione geologica ad un’altra, dal
carbonifero
ai
calceschisti, condizione evidentemente sfavorevole in alto grado per la
riuscita dell’impresa.
Altro progetto fu messo avanti dall’ingegnere francese Perdu, di pe
netrare cioè in grande galleria a Liverogne e riuscire in Tarantasia
a Sainte Foy. Notiamo subito la differenza fortissima di livello dai
723 metri di Liverogne ai 1400 circa di Sainte Foy; 700 metri circa
da guadagnarsi su due terzi di percorso del sotterraneo per la co
stituzione della pendenza e contro pendenza. Anche questa galleria
avrebbe due soli imbocchi, per ciò che per la sua direzione da Live
rogne procederebbe sotto le grandi ed elevate masse di roccia che for
mano divisione tra la valle Grisanche e la valle della Thuille, sotto
la catena cioè del Butor e la sua diramazione verso il Paramont. Questa
galleria inoltre non avrebbe meno di 25 chilometri, e, quantunque per
forata in rocce cristalline, presenterebbe il gravissimo inconveniente di
correre parallelamente alla direzione degli strati. Non piccole poi sareb
bero le difficoltà se si volesse modificare il progetto nel senso di rimon
tare la valle Grisanche fino ai Fournets, indi perforare con una galleria
di una diecina di chilometri l’Ormelune per scendere a Sainte Foy.
Le difficoltà proverrebbero dal dislivello fortissimo tra Liverogne ed il
capoluogo di valle Grisanche, dalla strettezza eccessiva della valle, che non
permetterebbe gli sviluppi necessarii a vincere la forte pendenza. Oltre
a ciò pervenuta la ferrovia ai Fournets dovrebbe proseguire in sotter
raneo molto inclinato per giungere a Sainte Foy, essendo il dislivello
dei due imbocchi non minore di 600 metri, il
tunnel
dovrebbe diven
tare una enorme elicoide di grandissimo sviluppo chilometrico.
Si parlò molto del traforo del Gran San Bernardo per scendere a
Martigny nella valle del Rodano per la valle d’Entremont e quella
principale della Dranse. Esiste all’uopo un antico progetto di due in
gegneri ginevrini, salvo errore. La grande galleria di 8 chilometri
avrebbe l’imbocco nel vallone di Ménouve a 1800 metri di altitudine;
questo imbocco è in linea retta distante di appena 16 chilometri da Aosta
a 570 metri circa sul mare, mettiamo 600, e sono 1200 metri di dis
livello a vincersi; e se saliamo solo a 1400 metri a St-Oyen per ivi en
trare in
tunnel
diretto a Bourg St-Pierre (m. 1663), saranno sempre
B
auktti
,
Geologia della prov. di Torino.
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