

DELLA PROVINCIA DI TORINO
uscendo a giorno per le
litoclasi
queste avrebbero riempite, otturate
colle deposizioni ed incrostazioni minerali cristalline; ed invero le sor
genti
acìdulo-ferruginose
di Ceresole Reale sarebbero gli ultimi rap
presentanti, ridotti alle attuali condizioni di minor potenza solvente
delle acque, di quell’agente idrico creatore dei giacimenti minerarii in
questione. Le acque ricche di sali ferrici solubili, bicarbonati in ¡specie
avrebbero anche localmente imbevute le rocce nel senso parallelo ai
piani d’interstraficazione e ne sarebbero derivati i letti sideritici di
Turrione, Sagnasso e Varcellina, in Valle Grande di Lanzo. Le piriti au
rifere poi non mancano nella elissoide del Gran Paradiso, più centrale
sorgente dell’oro nativo delle alluvioni dell’Orco, chiamato sul luogo
Eva d'or
, acqua d’oro, ma i filoncelli e le accentrazioni quarzoso-piritose
aurifere sono più abbondanti nella elissoide del M. Rosa; pare però che le
piriti aurifere non nel cuore ma verso le parti superficiali s’incontrino
delle elissoidi, rilevandosi così un legame tra i solfuri auriferi
prepa
leozoico inferiore
con quelli assai abbondanti nel
prepaleozoico superiore
,
come se dipendenti tutti da un solo o da contemporanei processi di mine
ralizzazione delle rispettive rocce per azioni chimico-fisiche molecolari
ed accentrazioni verificatesi molto posteriormente alla costituzione dei
terreni, per fatto insomma di
metamorfismo normale regionale.
Nel
prepaleozoico superiore
noi troviamo una grandissima varietà di
rocce è vero, ma però certe forme petrografiche a determinata costituzione
mineralogica si adunano, si accentrano a diversi livelli delle formazioni
con sviluppi ove più ove meno marcati. Così troviamo le rocce magne
siache, serpentine ed amfiboliti con o senza feldispato, cloritoschisti
talcosi od amfibolici predominare nella parte profonda della zona; e
nella parte superiore si sviluppano più abbondantemente micaschisti,
gneiss micacei a grana più o meno fina cui fanno corteo calcari cristal
lini e quarziti, e queste ultime forme petrografiche non mancano asso
lutamente nella parte profonda, costituiscono quasi un piano di separa
zione tra l’assieme di rocce magnesiache inferiore e l’assieme di rocce
quarzo-micaceo-feldispatico superiori ; ed invero attorno alle elissoidi
più caratteristiche del Gran Paradiso e del Monte Rosa troviamo succe
dere ai
gneiss centrali
le masse serpentino amfiboliche, a queste liste
quarzitico-calcari, cui fanno seguito i gneiss ed i micaschisti. Rimane
però inteso che non fanno assolutamente difetto nella falda profonda
queste ultime rocce, e che nelle masse gneissiche e micaceo-schistose pos
sono incontrarsi lenti serpentinose ed amfiboliche. Superficialmente l’as
sieme dei
gneiss recenti
e dei micaschisti può far passaggio a dei calce-
schisti i quali in alcune regioni, come in vai di Susa, del Chisone e del
Pellice sostituiscono quasi completamente e gneiss e micaschisti ; attorno