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GLOSSARIO

gate per opera del ghiacciaio; dal francese

roches moutonnées.

R om e in a . Antimoniato di calce ; dedicata al

cristallografo Romè de l’Isle.

R o v e s cia m e n to

in stratigrafia.

Avviene

quando un lembo più o meno esteso di masse

stratificate è sollevato alla verticale e più

ancora ribaltato sul resto della formazione;

ovvero quando in una serie di pieghe i piani

anticlinali (vedi A n ticlin a le ) che uniscono

le curve salienti degli strati interessati in­

vece di essere verticali sono respinti gli uni

contro gli altri per modo che le pieghe ri­

baltano le une contro le altre allo indietro.

R u b ella n a . Varietà di biotite (vedi B io tite

e M ica ), mica magnesifera rosso-bruna,

donde il nome.

Rutilo.B iossido di titanio, Ti O*, in cristallini

aciculari, frequente nei cristalli di quarzo,

di colore rosso talora assai vivo, rutilante,

donde il nome.

S a b b ia . Cumulo di granuli generalmente si­

licei, sciolti, incoerenti ; dall’ebraico

sciabar

,

frangere, e

sciabab

, frammento.

S ch eelite. Tungstato di ca lce, scoperto dal

chimico Scheele.

S ch istes lu strés. Nome francese dato ai cal-

ceschisti, a quelli più specialmente che tro-

vansi alla superiore parte delle formazioni

cristalline alpine.

S ed im en ta ria

origine.

Dicesi per quelle rocce

le quali furono formate per deposizione sul

fondo di una massa d’acqua lacustre, ma­

rina, palustre di materiali che si trovavano

in pria sospesi (melme, sabbie, ecc.), ovvero

sciolti (carbonati, solfati, cloruri, ecc.) nelle

dette masse acquee. L ’atto di

sedimenta­

zione

può assumersi come sinonimo dell’atto

di

deposizione

di sostanza solida in minute

particelle a traverso di una massa liquida.

Implica una certa tranquillità d’azione, op­

però non potrebbe applicarsi al caso di ab­

bandoni di materiali per parte di acque in

forte movimento.

S éra cs,

regione dei.

Là ove per acceleramento

nel moto di discesa la corrente del ghiacciaio

si rompe in masse cuboidi simili di forma a

certi latticini o formaggi in francese chia­

mati

séracs ;

risponde questa regione ad una

cascata o ad una rapida di un fiume.

S erb a to i. Bacini per immagazzinare le acque

e regolarne il deflusso nel modo più utile.

S erp en tin a . Roccia essenzialmente formata

del minerale serpentino (vedi S erp en tin o)

con associazioni diverse a seconda delle va­

rietà ; tinta verde variabile, per alterazione

superficiale rosso-gialla di ruggine, per idra­

tazione e sovraossidazione del protossido di

ferro che imparte la tinta verde.

S erp en tin izza zion e. Trasformazione di si­

licati magnesiaci anidri in silicati magne­

siaci idrati del tipo serpentino (vedi S er­

p entino).

S erp en tin o. Minerale assai comune, idrosi­

licato di magnesio, di color verde variabile

come la pelle dei serpenti, donde il nome.

S e rp e n tin osch isto. Roccia rappresentata

da serpentina schistosa.

S e zio n i g e o lo g ic h e . Figurano piani verti­

cali che s’immaginano condotti verticalmente

a traverso una massa di rocce di una data

regione, con direzione orizzontale determi­

nata, e con una scala stabilita per indi­

care le altezze verticali ; nelle sezioni a.mezzo

di tinte e tratteggi e linee si segnano le rocce

di varia natura e di varia età nel loro an­

damento reale, se la scala orizzontale è

uguale a quella delle altezze, alquanto mo­

dificata negli angoli d’inclinazione se, come

si fa frequentemente, per rendere più appa­

riscente il rilievo si esagera la scala delle

altezze in confronto di quella delle lunghezze.

S fen o. Silico-titanato di calce (vedi S ienite

sfen ica ).

S id erite. Carbonato di ferro, Fe COa; dal greco

sideros,

ferro.

S ien ite. Roccia granitica quasi priva di

quarzo (vedi Q u a rzo ) e nella quale alla

mica (vedi M ica ) si sostituisce l’amfibolo

orneblenda (vedi A m fib o lo ) ; di solito mas­

siccia, poco divisibile in istrati o banchi; il

nome viene da Siene, città dell’alto Egitto,

donde gli antichi estraevano la sienite tipica.

S ien ite sfen ica . Varietà di sienite (vedi S ie­

nite) contenente cristallini di

sfeno

, silico-

titanato di calce, Ca Si Ti Os; i cristallini di

colore giallo miele sono a forma di cunei,

donde il nome; dal greco

sphen,

cuneo.

S illim a n ite. Silicato di alluminio in cristal­

lini aciculari, fibrosi, grigio-chiari; specie

dedicata a Silliman.

S in clin a le . Dicesi di piega in istrati, scen­

dente, rientrante, concava verso l’alto di cui

le

gambe

(vedi G a m b a ) scendono l’una

verso l’altra in una depressione valliva; dal

greco sin, verso, insieme, e

alino

, inclino ;

asse del sinclinale

è la direzione di sviluppo

in lunghezza della piega,

piano del sincli­

nale,

quello che unisce le parti più depresse

degli strati in massa piegati, e

linea sincli­

nale

quella, corrispondente a

thalvoeg

, ge­

neralmente (vedi T h a lw eg ), che separa le

due gambe del

sinclinale.

S ism on d in a . Specie di clorito nera (vedi

C lorite) dedicata al minerálogo Sismonda.

S m a ltin a. Arseniuro di cobalto con un po’

di ferro; da

smalto

, serve per ottenere il

colore per gli smalti azzurri.