

lometri quad. 148.5. Non abbiamo particolarità a notare tranne le ter
razze d’erosione lungo i corsi dell'Orco e della Dora Baltea, fatto del
quale avremo ad occuparci a suo tempo.
La terza ed ultima parte del circondario d’Ivrea è rappresentata dalla
parte montuosa, rispondente alla valle dell’Orco. È dessa chiusa tra il
gruppo del Gran Paradiso a Nord e la giogaia che dalla Levanna scende
al M. Soglio a Sud, separandola dalle valli della Stura settentrionale,
e le digitazioni di quest’ultima giogaia che scende a Cuorgnè.
Enunciammo già i punti culminanti delle due dorsali, come pure
della dorsale alpina che dalla Cima Bousson alla Levanna orientale di
vide la vai d’Orco dalla Tarantasia e dalla Moriana e dal tratto di
giogaia secondaria che la divide dalla vai di Rhèmes. Dalle sue origini
al Tout Blanc (m. 3438) si dirige per un alto vallone pascoli, laghi,
rottami e rupi per 5 chilometri a Sud fino alla balza donde precipita
nel Lago dell’Agnel (m. 2450), raccoglie le acque del Lago dei Cerrù
(m. 2440) e lasciati gli alti pascoli estremi dei Cerrù si dirige ad Est
Sud Est per G.5 chilometri a Villa (m. 1679) ove comincia il bacino
di Frera (m. 1540). In questo secondo tratto scorre il torrente ora in
gole, ora in spazi più aperti, mai però a formare veri bacini; vegeta
zione erbacea abbondante, scarsa la boschiva. Riceve il contingente delle
acque scendenti dai ghiacciai di Galisia e della Vacca, da quello del
Carro, nel vallone omonimo, selvaggio, ma a pascoli, dal vallone di Nel,
boschi e pascoli, in cui versano i ghiacciai di Nel o della Levanna oc
cidentale, centrale ed orientale: il torrente di Nel versa ai Chiapili di
sotto. Da destra non riceve alcun altro torrente fino a Villa, ed il fianco
destro è riccamente imboschito sotto alla Levannetta o Corbassera
(m. 2607). Da sinistra scarsi valloni scendono dal versante ripido com
preso tra la punta Fourà, Mare Perei, la Cuccagna (m. 3147), il Corno
di Maon (no. 3162) sul contrafforte scendente a Sud dalla dorsale del
Gran Paradiso. Citeremo il vallone del Medico, con l’Alpe omonimo»
un piccolo lago ed un piccolo ghiacciaio, della Porta, a Nord della Cuc
cagna. Il bacino della Frera si estende in curva da Ovest ad Est da Villa
alla stretta sotto allo Stabilimento (albergo, m. 1495) per 4 chilometri
in gran parte piano ed a praterie con campi sul versante di Maon, e boschi
in quello guardante a Nord: in mezzo di questo bacino ed appoggiato
al versante guardante a Sud sta un gran poggio arrotondato con sopra
la parrocchia di Ceresole Reale (m. 1672). A questo bacino scendono
da sinistra piccoli canali giù dalle aride rocce di Maon, e da destra
un discreto vallone, pascoli e rupi in alto, boschi in basso, raccogliente
le acque del ghiacciaio del Forno (Levanna orientale), delle alture della
Piccolà e della Crocetta.
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PARTE I — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA