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YITA CITTADINA

festeggiamenti di Torino pel decennale della

Vittoria.

Aperta la discussione, alla quale presero par­

te i podestà di Torino e Casale, gli on. Cian e

Mazzucco. la medaglia d’oro De Cesaris, il

colonnello Pozzo e vari altri, l’assemblea dei

podestà, pienamente convinta che il lungo la­

voro preparatorio era stato seriamente com­

piuto dalla ii Safem », e necessitava addivenire

ad una sollecita conclusione per non perdere i

favorevoli risultati raggiunti, unanime approvò

un ordine del giorno che dovrà esporre al Go­

verno i motivi urgenti pei quali si domanda il

sussidio legale che consenta senz’altro l'inizio

dei lavori della Torino-Chieri-Casale, dando in­

carico ad un'autorevole Commissione di estere

ricevuta dal Capo del Governo,' allo scopo di

illustrare l’ordine del giorno votato dall’impo­

nente assemblea.

Una visita del Podestà alla Società Re­

duci del mare.

L’ammiraglio Di Sambuy si è recato la sera

del 21 corrente al

chalet

della Società reduci

del mare, della quale è socio (Miorario, dove si

svolgeva il corso serale di ginnastica ad un

gruppo di giovani aspiranti alla carriera ma­

rinara.

Il podestà ha gradito l’invito di assistere alle'

discussioni di un'assemblea che si svolse alla

presenza di una sessantina di soci, in un'atmo­

sfera di rinata fiducia per le sorti e le finalità

del più vecchio sodalizio marinaro d’Italia, che,

impartendo un'organica istruzione premarinara

al primo gruppo di giovani volontari, intende

concorrere modestamente a tenere desta la tra­

dizione secolare dei torinesi per la carriera sul

mare.

Tra le deliberazioni prese sulle varie que­

stioni poste all'ordine del giorno fu deciso di

lanciare, con l’appoggio autorevole del pode­

stà, un appello cittadino agli ex-ammiragli, uf­

ficiali, sottufficiali e marinai acciò vogliano en­

trare a far parte del sodalizio.

La solenne commemorazione a Quin­

tino Sella.

Nella grande aula della Mole Antonelliana,

il 23 ottobre, venne solennemente commemo­

rato Quintino Sella.

Nell’imponente aula, dedicata alle memorie

del Risorgimento, spiccava il ritratto dell’illu­

stre statista piemontese.

Attorno ai rappresentanti della famiglia Sel­

la, erano tutte le autorità cittadine.

Il prof. Luigi Collino, oratore ufficiale, com­

memorò con alata parola Quintino Sella, ricor­

dando la vita e i più salienti episodi della

carriera politica del grande ministro, ottenendo

con la sua brillante rievocazione i più vivi ap­

plausi.

Il nuovo Circolo Veneto.

La numerosa famiglia veneta di Torino ha

inaugurato il 23 corrente il suo nuovo Circolo,

con una cerimonia cordiale e solenne alla quale

è intervenuto con la sua augusta presenza

S. A. R. il Duca d'Aosta.

Alla bella cerimonia assistevano tutte le au­

torità cittadine e numerose signore.

Gli onori di casa erano fatti dal Presidente

comm. Ferracini, dai vice-presidenti ing. Levis

e Tronconi, 'coi membri del Consiglio al com­

pleto.

L'ingresso di S. A. R. il Duca d'Aosta nel

salone è stato salutato da una entusiastica ova­

zione.

Questa salve di applausi si ripete nel suono

della

Marcia Reale

e

deWInno del Piave.

Poi,

nel silenzio che si ristabilisce intenso, S. A. R.

il Duca d’Aosta si leva a parlare e, con voce

alta e vibrante, pronuncia queste entusiasmanti

parole :

« Veneti! Dalla vostra nuova casa torinese

saluto la vostra bella terra lontana, vostra e

mia, perchè se non vi nacqui vi rinacqui alla

testa dei miei prodi per difendere il vostro suo­

lo ed il mio. La grandezza della vostra storia,

la bellezza della vostra terra, il fascino della

vostra laguna, la santità dei vostri fiumi, la fie­

rezza della vostra fedeltà rimangono impresse

con orgoglio e con amore sempre in me; e

quando con i miei indimenticabili soldati ebbi

l'alto onore ma il grave compito di difendere

Venezia, come i vostri antichi guerrieri, al

Leone di San Marco, simbolo di forza e di

fede, chiesi protezione e fortuna. Con questi

sentimenti che eternamente mi legano alla vo­

stra,terra ed alla vostra gente io vi rivolgo il

mio affettuoso saluto di principe e di italiano

fondendo nel crogiuolo la tenacia piemontese

e l'audacia veneta per le maggiori fortune d’I­

talia ».

Autorità, invitati e soci scattano in un ap­

plauso commosso ed ammirato.

Tanta reverente gratitudine per il glorioso