

VITA CITTADINA
L*inaugurazione dell'anno scolastico.
Per disposizione e desiderio di S. E. Fedele,
Ministro della Pubblica Istruzione, 1*inaugura
zione dell’anno scolastico nelle scuole medie
ha assunto quest'anno una speciale solennità.
Le cerimonie svoltesi il 1° ottobre nelle varie
scuole inedie della città, alla presenza degli
alunni e delle famiglie, sono riuscite una ma
gnifica affermazione di fede.
All’Istituto Magistrale «Domenico Berti», l’i
naugurazione dell’anno scolastico ha avuto
una notevole importanza per la presenza del
Provveditore agli studi prof. Renda e delle au
torità cittadine.
Nell’ampio salone, adomo di trofei tricolori,
attorno ai vessilli dell'istituto, erano, col prov
veditore Renda, il vice-podestà conte Buffa di
Perrero; il generale Perol; il colonnello Girlan-
do, in rappresentanza del Comando di Divisio
ne; il prof. Domenico Lanza; il prof. Roma
no; il prof. Fasella numerosi professori e pro
fessoresse dell’ istituto con tutte le allieve dei
vari corsi e molte convittrici del Collegio Du
chessa Isabella, che frequentano le lezioni
della « Domenico Berti ».
L^prof. Barbano ha pronunciato un applau
dito discorso sull*importanza istruttiva ed edu
cativa della scuola. Ha preso in seguito la pa
rola il prof. Renda che esaltando l’opera del
Governo fascista sull’educazione morale e sul
la vera ricostruzione della scuola ha raccolto
le più vive approvazioni dell'assemblea. Alle
allieve si rivolge ancora il prof. Fasella per
dare un commosso saluto ad un’insegnante, la
professoressa Lora, che lascia l’istituto dopo
43 anni d'insegnamento e per dichiarare aperto
l'anno scolastico in nome del Re, del Duce e
del Governo nazionale. La cerimonia si chiu
se con l'inno
Giovinezza
cantato da tutte le
allieve.
Nei Licei-Ginnasi Cavour, Gioberti, D’A-
zeglio, Alfieri, nel Liceo Scientifico, nell’isti
tuto tecnico, l'inaugurazione dell’anno scola
stico si è svolta alla presenza dei professori e
di moltissimi alunni. Sono state tenute nei vari
Istituti conferenze e commemorazioni.
Martiri Fascisti: Gustavo Doglia.
Nel triste anniversario dell’assassinio del fa
scista Gustavo Doglia,
è
stata celebrata nella
chiesa della Madonna degli Angeli, una messa
solenne. Alla pietosa fu'
hanno assistito
il podestà ammiraglio di Sambuy, il conte di
Robilant, il gr. uff. ing. Ehrenfreund, capo
compartimento delle Ferrovie dello Stato, il
cav. Lembo, rappresentante i Sindacati fasci
sti, i fiduciari e larghe rappresentanze coi ri
spettivi gagliardetti dei Circoli rionali Gustavo
Doglia, Nazario Sauro, Aldo Campiglio, Mario
Sonzini, 'Dario Pini, Filippo Corindoni (Cavo-
retto), Ponte Stura, Barriera di Nizza e Borgo
S. Salvario, Scaraglio, Porcu, Mario Gioda,
Lingotto; dell’Associazione nazionale famiglie
dei caduti fascisti, del Partito nazionale fasci
sta, dell’Associazione ferrovieri fascisti, una
rappresentanza della milizia nazionale, la si
gnora Mussa, delegata provinciale dell’Asso
ciazione famiglie dei caduti fascisti.
Nel più religioso silenzio e fra la commozio
ne e l’intenso raccoglimento dei presenti si
è
svolto nel tempio il sacro rito.
Alla sera ha avuto luogo un imponente cor
teo dalla sede del Fascio al sito dove fu assas
sinato il martire fascista.
Si riunivano alla sede del Fascio la I* Legio
ne « Sabauda » della Milizia nazionale, col la
baro e la musica; tutti i Circoli rionali fascisti
coi propri fiduciari e rispettivi gagliardetti, i
Sindacati.
Erano anche i gagliardetti della Federazione
provinciale e del Fascio colle guardie d’ooore
armate, il gagliardetto dell*Associazione fami
glie caduti fascisti, il gagliardetto della Fede
razione sindacale.
Col colonnello Di Robilant, segretario poli*
tico provinciale, erano il conte ing. Alessandro