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VITA CITTADINA
Orsi, il cav. uff. Valentino, il marchese Sca-
rampi, membri del Direttorio federale; il gene
rale Di San Marzano, pel Fascio di Torino; il
console Spelta; il comm. Domenico Coniglio-
ne-Stella, capo ufficio stampa della Federa
zione provinciale; il dottor Toso, segretario
della Federazione; il cav. Lembo ed altri ispet
tori provinciali per la Federazione sindacale.
Comandava la Milizia il console Brandimar
te, che rappresentava anche il generale Tiby,
comandante di zona.
Il corteo, preceduto dalla musica, che suona
gli inni fascisti, procede ordinatissimo per via
Bogino, via Po, piazza Castello, via Garibaldi,
piazza Statuto, corso Principe Oddone, sino al
luogo dove fu assassinato Gustavo Doglia. Qui
vi è eretto un grande trofeo di fiori che cir
conda il ritratto. Tra la folla radunata sono il
padre ed il fratello del caduto.
Formato il quadrato, chiudendo al centro i
gagliardetti, il console Brandimarte fa l'appel
lo del caduto, al quale rispondono ad una voce
tutti i fascisti, rimanendo per un minuto nella
rigida posizione di « attenti » in religioso racco
glimento.
La banda della Milizia suona
Giovinezza
ed
il corteo si ricompone per ritornare alla sede,
mentre i fascisti sfilano avanti al luogo del
martirio, salutando alla voce e gettando fiori.
L'apertura della Mostra provinciale
del grano.
Nella chiesa della Consolata si è svolta il
2 novembre la benedizione dei gagliardetti dei
Sindacati agricoli, cerimonia che ha assunto
una particolare importanza per la presenza
delle autorità cittadine e che ha richiamato
nella nostra città la parte più eletta degli agri
coltori delle nostre regioni.
Oltre 60 gagliardetti si adunarono attorno al-
I altare del sacro tempio. Un giovane allievo
deH’Istituto Bonafous sostiene in un piccolo
sacco adorno del tricolore le sementi, che il
Cardinale Arcivescovo Gamba deve benedire.
La chiesa è gremita. La funzione religiosa si
svolge con tutta la maggiore solennità rituale.
Impartita la benedizione, il Cardinale Gam
ba pronuncia un breve discono. Egli plaude al
risveglio degli agricoltori ed esalta i benefici
della coltivazione della terra, che è feconda di
prosperità e di pace per tante famiglie. La bat
taglia del grano che l’on. Mi—olmi ha .pro
mossa giova ad intensificare questi benefici.
Con molto entusiasmo l’Arcivescovo dichiara
quindi di aver benedetto le sementi destinate
a questa battaglia ed augura che esse possano
dare tutti quei risultati che si attendono per il
bene degli agricoltori e dell’economia nazio
nale.
Ha così termine la funzione. Autorità e rap
presentanze escono del tempio e si recano alla
scuola Pacchioni, ove deve inaugurarsi la Mo
stra del grano. Nella grande aula della scuola
sono esposti oltre 400 campioni di grano pre
sentati dai concorrenti delle province di Tori
no e di Aosta. Sono meravigliosi mazzi di spi
ghe, sono cestini di grano, sono fotografie, sono
tanti altri elementi, dei quali, senza precorrere
la sanzione dei competenti, appaiono evidenti
gli sforzi ed il progresso dei coltivatori. Due-
centocinquanta sono stati quest’anno i campi
dimostrativi impiantati. Trecentocinquanta so
no i concorrenti. Della buona volontà dimo
strata dagli agricoltori è esempio tipico un cam
po di grano seminato nella provincia di Aosta
in un terreno a 2000 metri, al quale appena si
era potuto richiedere finora la produzione di
una magra segala o di un po’ di avena.
Autorità, invitati e rappresentanze coi rispet
tivi gagliardetti si adunano davanti alla sala
della Mostra. Il conte Paolo Thaon di Revel,
rilevato l’alto significato morale della benedi
zione dei gagliardetti, che la Federazione dei
Sindacati fascisti agricoltori della provincia ha
desiderato accomunare alla cerimonia propizia-
trice della benedizione delle sementi, illustra il
funzionamento della Federazione, che avverrà
d'ora innanzi in comunanza e pieno accordo
colla Cattedra ambulante a tutto vantaggio de
gli agricoltori.
Prende quindi la parola il comm. Cacciari.
Il presidente della Confederazione degli agri
coltori saluta le autorità e particolarmente
il presidente degli agricoltori torinesi conte
Thaon di Revel, col quale si compiace per il
rapporto fatto sullo sviluppo e sulla solidità
dell'organizzazione sindacale a lui affidata, or
ganizzazione che segue in tutto le direttive del
la Confederazione e rappresenta una delle più
bellé Federazioni d ’Italia.
E poiché il conte Di Revel ha accennato al
l’attuale crisi agricola, egli fa alcune dichiara
zioni ed osservazioni sulla crisi stessa, dovuta
alla concomitanza di varie cause
econ om ich e,
meteoriche e di ahro genere. Non dubita che
gli agricoltori sapranno far fronte a queste av