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zato; il primo piano, ornato da lesene io­

niche. presenta sei finestre coperte da tim­

pani triangolari molto alti, ornati con teste

di toro: l’ultimo piano dimezzato è pure

diviso da lesene ioniche come il sottostan­

te. con sei finestre appena decorate e con

un cornicione modesto. Il lato sinistro del

cortile, analogo al precedente, conta solo

però due piani. Il lato verso la facciata è

a tre piani : in basso havvi un portico a cin­

que aperture, di cui le tre centrali sono ar­

cate. sostenute da colonne lapidee, con ca­

pitelli dorici portanti un assai alta trabea­

zione : il primo piano ci presenta una gal­

leria con tre arcate corrispondenti al vesti­

bolo d ’ingresso alla sala dei marmi : le co­

lonne di pietra portano capitelli ionici con

ghirlande; il secondo piano è uguale a

quello del lato destro del cortile. La parete

di fondo è disfx>sta analogamente a quella

opposta : cioè cinque aperture di cui tre

arcate al pianterreno : una galleria al primo

piano, in corrispondenza alla biblioteca.

Qui mi piace di notare la particolarità che

lateralmente alle tre arcate centrali, sonvi

due aperture superiormente piane. disj>osi-

zione che ricorda la così detta finestra Pal­

ladiana, caratteristica dell’architettura pie

montese del secolo XV II. Sotto 1atrio di

fondo si apre un portone adorno in chiave

da un caratteristico stemma seicentesco di

Torino tra fogliami a stucco; notevole è

pure il cancello in ferro di detto portone,

con la soprastante lunetta adorna del toro.

NeH’insieme il cortile rettangolare ristretto,

è convenientemente proporzionato con ca­

rattere signorilmente seicentesco. A destri

del portico d ’ingresso, si sviluppa un am

pio e comodo scalone a due rampe, con

balaustrata di pietra, ornata (la vasi di

bronzo a teste caprine; entro nicchie ricca­

mente adorne di stucchi seicenteschi, figu­

rami due buone statue in legno, con posi:

barocche.

1111

guerriero romano trattato alla

moda elei Seicento, con sandali, lorica ed

elmo piumato: ed una figura femminile che

si specchia, mentre nella mano sinistra tie­

ne un angue. Dal vestibolo del piano no

bile si entra nel salone detto dei marmi,

che prospetta, nella parte centrale del pa­

lazzo, verso la piazza. Questo in origine,

doveva essere

1111

magnifico e fastoso salo

ne seicentesco, tutto dipinto, come ce lo

descrive Emanuele Hliberto Tesauro nel

suo libro ; Inscriptioncs, stampato a I ori­

no nel 1670. nel capitolo intitolato: Urbani

Practorii A ugustac l aurinorum ornatus •

Maioris aulac ornatus. Sul soffitto e sulle

pareti era figurata tutta la storia di Torino

antica, secondo le fantastiche tradizioni e

strane fole di quell’epoca immaginosa; con

iscrizioni ampollose dettate dallo stesso

Iesauro. e date fantastiche; come si può

leggere nel libro indicato. \i si ammirava

Eridano re di Egitto, ossia Api. che occu­

pato il regno dei Liguri, fonda Torino: poi

Pipino (!) principe degli auguri, re dell’E-

truria. conquista 1orino sugli Egizi; Bel-

loveso. sconfitti gli Etruschi, regna a lori-

no e fonda la Gallia Cisalpina : i Romani

con Appio Claudio occupano la nostra città

ed il re alpino Cozzio vi stabilisce la capi­

tale del suo regno. Poi nella fascia supe­

riore delle pareti : la calata di Annibaie ;

la deduzione della colonia Ciiulia in Tori­

no : la deduzione della colonia sotto Cesare

Augusto: l’introduzione del Cristianesimo

in Iorino per opera dell’apostolo Barnaba:

S. Giuliana seppellisce i martiri Solutore.

Avventore ed Ottavio; il Concilio di lori-

no in cui si condanna l’eresia di Priscillia-

110

; Alarico conquista I orino e la riduce in

un quadrato più piccolo; S. Massimo colle-

prediche e cogli scritti combatte la dottrina

di Eutichio: Teodolinda regina dei Longo­

bardi sceglie come sposo Agilulfo duca di

Torino: Agilulfo e Teodolinda fondano il

S. Giovanni Battista

(6 0 2 ?).

Nella parte

inferiore della grande sala, erano disposte

otto immagini di Cesari : I iberio, Nerone

che, estinto Cozzio, si impadronisce di To­

rino. Costantino che concede di mutare i