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FRA I L IBR I

dono,

in quanto chiarisce con indispensabile rigore di sistema

e di

definizione molti concetti imprecisi nella ménte dei più,

espone

i principi fondamentali della Chiesa in proposito,

ed

analizza e spiega il pensiero di San Tommaso inquadran­

dolo

nel vasto complesso della mistica cristiana e della

teologia.

Lavoro di credente e lavoro di studioso che onora il suo

autore e costituisce un titolo di merito della casa Marietti

per la coltura degli italiani.

P

aolo

R

am e llo

.

P.

M a t t e o C o n te da C o r o n a ta O. M.,

I l Teri'ordine

Francescano. Legislazione canonica.

Torino, Marietti,

1933

. vi-530. L. 15.

Il

Padre Matteo Conte da Coronata, dottore e lettore

di diritto canonico, esaminatore e giudice prosinodale nel-

l'Archidiocesi di Genova, sviluppa con questo suo ultimo

lavoro tutta la materia del terzo ordine francescano e dei

terzi ordini in genere secondo le norme del nuovo codice di

diritto canonico.

E per quanto altre pregevoli trattazioni sullo stesso

argomento siano già state pubblicate, il manuale del dotto

canonista genovese costituisce un’opera esauriente e per

molti aspetti originale, che il vasto e complesso tema svolge

con ordine sistematico perfetto, con chiarézza limpidissima,

con vasta e profonda conoscenza.

Partendo dallo studio della natura, dell’origine e delle

varietà dei terzi ordini in genere e del francescano in ispecie,

l’Autore prosegue nell'analisi delle condizioni richieste e

delle modalità da seguirsi per l'iscrizione al terzo ordine e

le dimissioni da esso, nella esposizione degli obblighi dei

terziari e della costituzione interna dei sodalizi terziari e

conclude con una trattazione dei diritti e dei privilegi dei

terziari.

L ’esposizione ha carattere strettamente giuridico tranne

qualche breve digressione storica allorché la migliore com­

prensione dei vari istituti lo richieda: e la illustrazione dei

canoni é integrata con vasta giurisprudenza sui punti più

controversi, con larghe citazioni e critiche delle dottrine

dei singoli scrittori, con il richiamo di tutti i decreti e le

norme e le consuetudini relative.

E il libro, che utilmente protrebbe essere adottato come

testo nelle scuole teologiche, interessa quindi anche una

vastissima cerchia di studiosi: dai canonisti specializzati

ai cultori delle materie giuridiche e storiche in genere, e dà

modo ai profani di procurarsi chiare e complete conoscenze

circa associazioni di fedeli che tanta importanza hanno

nella organizzazione della Chiesa e nella storia religiosa e

civile.

P

aolo

R

am ello

.

E.

R iz z a tti,

Quis? Quando? Dati e date.

G.

B. Paravia e

C.

Un volume di pagine 400, legato in tutta tela.

I libri del genere non sono nuovi in Italia ed anche di

recente sono state pubblicate raccolte di nomi, di scoperte,

di sentenze o di motti, che servono di aiuto al lettore per

fargli conoscere o per richiamargli alla memoria date ed

avvenimenti ignorati o dimenticati.

Ricordiamosoltanto:

F u m a g a lli,

Cài

l'ha dotto?

(Hoepli);

B a s ile ,

L'origina delle cose

(Bocca); •

B o n g io a n n i,

Nomi e

cognomi

(Bocca).

II presente libro é un po’ l'insieme degli altri tre. eoa

parecchi capitoli di argomenti nuovi, utilissimi Esso non

ha, secondo l’A., la pretesa di contenere tatti i dati, tutte

le date, che uà curioso potrebbe denctorare; ma vuol essere

soltanto un saggio di quel che potrebbe e dovrebbe essere

un’opera nlfatta.

Ed invero, il volume, sebbene di modesta mole, risponde

allo scopo ed offre la risposta a moltissimi interrogativi, in

Quanto

n t r v m iH ir m

succmxo

q im

v u u i

u m v c t ia

*

i o m i u

it i

singoli capitoli tratta delle scoperte astronomiche, geo­

fisiche, geografiche e scientifiche varie; delle invenzioni,

dei motti biblici, storici, letterari, ecc., dall'antichità alla

Rivoluzione fascista; contiene un lungo capitolo di pensieri,

precetti, massime e sentenze notevoli su argomenti svaria­

tissimi; riporta i motti dei reggimenti delTEserdto ita­

liano, l’indicazione delle battaglie e dei fatti d ’arme memo­

rabili dalla prima èra volgare alla grande ultima guerra;

si occupa degli assedi celebri, dei trattati di pace e di guerra

e dei concili ecumenici, ed infine dedica un capitolo alle

città d ’Italia, di cui indica l’origine ed i monumenti prin­

cipali.

A

rtuzo

F

o a

,

I sette giorni di uno.

S. Lattes e

C.

editori.

Torino. L. 10.

Il

libro contiene acute osservazioni psicologiche. Vi si

descrivono con vigorosi tratti e con espressioni di sentimento

e di poesia i tormenti, le ansie dell'umanità; lo stato d'animo

del presente periodo particolare della nostra storia. Certi

bozzetti, alcune favole e novellette sono di lettura avvin­

cente ed assai interessanti. Ricordiamo la favola del faggio

e del vecchio pino che é particolarmente significativa. Il

vecchio pino vuole che cada una parte di sé per lasciare il

sole al giovane faggio ed il faggio, che è il disorientato

dalle troppe idee non volute e non sapute, attossicato da un

infecondo orgoglio fonte di scetticismo e di disprezzo per

tutto ciò che é bello e buono, pensa: <Anche il sole ha

privato quel vecchio tronco della sua luce per darla alla

mia magnificenza ». In quel caos di idee farraginose non

trova più fede l’idea di sacrificio, né il sentimento puro.

Il

lavoro del Foà manca di unità organica e quindi non

può dirsi un’opera d ’arte, ma la somma dei pregi supera

i difetti, e costituisce un indice del vivido ingc ~ ie l

fecondo autore.

A p ropo s ito delI*nrtleolo

1

La o rig in i to r l naal

dell**4E ttore FtaHMMoaSn

Dal nostro collaboratore Marcus de Rubris riceviamo

e pubblichiamo:

«Soltanto dopo la pubblicazione

del

fascicolo di aprile

di questa Rassegna ho potuto aver notizia che le due let­

tere di Manzoni del 14 e 16 aprile 1831, prodotte da

G.

Bu-

stico in «Torino 1 del novembre scorso, pp. 25 e 26, erano

già state edite dal medesimo in • Nuova Antologia* del

i° ottobre 1921. Priorità che ci facciamo premura di qui

dichiarare, a doverosa rettifica di quanto avevamo rilevato

nell'ultimo tratto della nota 4 del nostro articolo su

Le ori­

gini dell' " Ettore Fieramosca

„ ».

M.

d e

Ruaais.

A. B.

C..

Rivista d’Arte, Torino, nn. 1-5.

Alexandria,

Rivista della Provincia, nn. i-6.

Alpinismo,

Rivista del Clab Alpino Italiano (seziooe di

Torino), nn. 1-4.

Aosta.

Rivista del Consiglio Provinciale deU’Economia,

n. 12,

1934

-

Apicoltore moderno (L").

Rivista mensile. .Torino, on.

i - j .

Assistenza sociale

(Patr. Nazionale). Roma, nn. 1-2.

Assistenza sociale nalTindustria, an.

1-3.

Atti del Sindacato Fascista degli Ingegneri di Torino e del

Sindacato Regionale Fascista del Piemonte.

Torino,

nn. 1-3.

Bollettino della Federazione P rovinciale Fascista Cammei-

ciamii.

Torino, nn. i-u .

Bollettino Italiano delTU.

/.

L.

(Uftdo Intemazionale dal

Lavoro). Ginevra, no. 1-7.

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