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A tti dell’Amministrazione del Comune
Deliberazioni del Podestà di Torino con assistenza del Segretario generale
prese nel mese di settembre 1929 (VII)
Maggior apporto del Comune in conto capitali all’ A l
leanza Cooperativa Torino**
Il Comune, fin dal 1924. ha accordato un conto corren
te di due milioni all'Alleanza Cooperativa Torinese al
tasso di favore del 3,30 per cento, allo scopo di fornirle
le disponibilità necessarie per poter svolgere un program
ma minimo di lavoro nel campo degli acquisti e delle ven
dite delle derrate di prima necessità, per assicurare alle
classi meno abbienti della città prezzi adeguati ed infe
riori a quelli dei privati esercenti.
In seguito ai buoni risultati conseguiti e allo scopo di
portare un più valido contributo all'opera calmieratrice che
l'Alleanza Cooperativa, con la sua efficace organizzazione
e con i suoi numerosi spacci di vendita nella città poteva
esercitare anche per altri generi di largo consumo, il Co
mune stanziò poi. ne! suo bilancio per il 1926, la somma
di lire 2.500.000 per apporto nel capitale dell'Alleanza
Cooperativa eretta in ente morale nel 1923. Naturalmente
coll'apporto nel capitale cessò l'apertura di credito dei due
milioni.
Estinto il conto corrente, si provvide pel versamento
della quota di apporto e per la nomina del rappresentante
del Comune nel Consiglio di Amministrazione. Successi
vamente con memoriale 27 luglio scorso, il presidente del-
l’Alleanza Cooperativa presentava al Comune il nuovo
programma che la Alleanza stessa intende svolgere per il
miglioramento della panificazione e per una migliore or
ganizzazione di altri suoi servizi, e cioè:
a) impianto automatico di panificazione rispondente
alle più perfezionate applicazioni meccaniche e tecniche,
raggiunte in materia per produrre un pane di largo con
sumo. perfettamente igienico ed a minor costo di produ
zione ; per aver pronto infine detto pane in anticipo sul
l'orario attuale (permettendo la legge il lavoro notturno
in modo da poterlo vendere di buon mattino veramente
e soprattutto alla classe operaia ; impianto che permette
rebbe di organizzare in modo perfetto e più economico
il sistema della produzione del pane per la cittadinanza,
e per il quale occorreva un fabbisogno di L . 3.000.000.
f>) riunione in unica sede delle gestioni dei riparti ve
stiario. calzature ed oggetti casalinghi, sistemandoli tut
ti nel palazzo di proprietà dell'Alleanza in via S. Fran
cesco d'Assisi angolo via Monte di Pietà, da divenire pure
sede del distributorio di generi alimentari ora esistente
nel palazzo dirimpetto proprio dell'istituto di San Paolo;
sistemazione questa destinata a creare un vero emporio
commerciale con notevole impulso alle vendite, special-
mente per il riparto delI'abbigliamento. Per i lavori rela
tivi si prevedeva una spesa di L. 300.000.
c) lavori di sistemazione pel salumificio e pel garage
avente sede in viale Stupinigi 15, in relazione al conti
nuo sviluppo dell'Azienda, la lavorazione della carne sui
na insaccata e generi affini costituendo un ramo indu
striale dell'Alleanza che, oltre all'essere largamente rimu
nerativo, va sempre più affermandosi per la bontà dei suoi
prodotti, tanto che è stata raggiunta una macellazione
annua di oltre 4500 suini e 1500 bovini. Ampliamenti e
miglioramenti notevoli occorrevano pure per l'autorimesaa,
dato l'aumento continuo e imponente dei veicoli di tra
sporto in relazione allo sviluppo quantitativo delle ven
dite ; spese per le quali il fabbisogno era previsto in li
re 300.000;
d) costruzione di un impianto di vasche da vino (che
dovrebbe funzionare in regime di magazzino fiduciario
per una capacità di circa 8000 quintali), di un impianto
di vasche da olio e di adatti ambienti per la stagionatura
dei formaggi, con una spesa prevista di L. 400.000.
Complessivamente la spesa per i nuovi impianti e le
nuove sistemazioni si prevedeva in L. 4.000.000, che l'A l
leanza Cooperativa richiedeva fossero forniti per lire
2.500.000 dal Comune di Torino, per L . 1.000.000 dalla
Cassa di Risparmio di Torino, e per L . 500.000 dall'isti
tuto di San Paolo di Torino. Il Podestà, nell'interesse de'la
panificazione in Torino, anche in relazione alle nuove
disposizioni di legge in materia, che consigliano, al più
presto si faccia luogo alla creazione 'di un moderno im
pianto per la confezione del pane che posaa così essere
direttamente controllato dall'autorità comunale, ravvisava
opportuno accogliere la domanda dell'Alleanza Coopera
tiva Torinese, il cui capitale, in conseguenza dei nuovi
apporti, risulterebbe costituito dalle seguenti quote. Asso
ciazione Generale Operaia L. 250.000; Cooperativa ferro
viaria 250.000; Comune di Torino 5.000.000; Cassa di R i
sparmio di Torino 2.000.000; Istituto di S. Paolo di To
rino 1.000.000; Mutua Fiat 800.000; Istituto nazionale di
credito per la cooperazione 600.000; fondo già destinato
dagli industriali di Torino prò erigenda casa dei metallur
gici 500.000; totale L. 10.400.000; conferito, quindi, per
circa la metà dal solo contributo del Comune di Torino.
Eaaendo la partecipazione del Comune nella ammini
strazione della Alleanza Cooperativa limitata attualmente
ad un solo consigliere; e considerato che la maggiore at
tività dell'Alleanza si svolge nella città di Torino era lo
gico che il Comune, oltre all'avere una certa preponde
ranza nel capitale dell'istituzione, partecipa—e in più lar
ga misura alla relativa amministrazione.
Perciò il Podestà, udita la Consulta municipale, che
si è pronunciata favorevolmente, ha deliberato di accor
dare il richiesto aumento di apporto e di chiedere con-
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