

i t ì i r i - m n
«
i
t t m
tra « Unione Provinciale dei Sindacati Fasci
sti dell’ industria »», si aprono gli Uffici di
Collocamento e quelli del Patronato. Impor
tantissimi rami dell’attività sindacale, questi
due, in quanto l'uno assistendo l'operaio
nell'ora più dura della disoccupazione, di
sciplina e seleziona la mano d'opera, riu
scendo efficace strumento di quella campa
gna contro l'urbanesimo, voluta dal Duce e
base del risanamento del mercato del lavo
ro, e l'altro, il Patronato, sottrae l'operaia
infortunato all'opera di enti od individui
che, sotto forma di tutela dell'operaio, com
piono vera opera di speculazione.
Scomparso il teatrino, il cui palcoscenico
occupava parte dell’ala verso la via Promis,
è sorto sempre al piano terreno, un ampio
salone adatto per le grandi adunate di ca
tegoria, mentre nel sottosuolo si sta lavo
rando per installarvi bagni, doccie, sala di
scherma, palestra, strumenti questi di civi
smo e di sanità.
Negli ammezzati avrà posto un’ampia
sala di lettura, tale da costituire un vero ar
gano dopolavoristico, inteso alla elevazione
ed alla cultura del lavoratore e troveranno
decorosa ospitalità le Casse Mutue Provin
ciali ed Interaziendali.
Per un’ ampia scala, a zoccolo marmoreo,
si arriva al primo piano, ove ha sua sede la
Segreteria generale.
Sede del tutto in armonia con quel senso
di dignità cui si volle fosse elevato il lavoro
in regime fascista.
Non più gli stambugi del tempo passato,