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zione della Sede Centrale dell’Istituto, che,
con alterne vicende si trascinava ormai da
oltre un ventennio.
Ed Egli volle giustamente che la nuova
sede della Cassa di Risparmio non soltanto
rispondesse alle moderne esigenze dei cre
sciuti servizi e a quelle dei compiti che 1 Isti
tuto presumibilmente avrebbe dovuto più
tardi affrontare, ma anche alla nobile di
gnità della sua secolare tradizione e alle
funzioni d ’ordine morale che ad essa si ri
collegano, come centro animatore delle ope
re di beneficenza o di pubblica utilità e co
me custode delle più gelose e sacre memo-
1
t* del nostro vecchio Piemonte.
Nessuno meglio di S. E. il Conte De
Vecchi avrebbe potuto imprimere a ll’isti
tuto da Lui presieduto u n ’azione più rispon
dente alle tradizioni regionali, perchè nes
suno più di lui ha il culto sacro e devoto
della millenaria storia delle terre subalpine
che si personifica con la storia della gloriosa
e fiera Dinastia di Savoia.
Del palazzo della nuova sede della Cas-
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