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Italia delle « n o v ità » . poiché la modisteria pre ­

corre. in ordine di tempo, gli altri settori dell abbi­

gliamento. armonizzando con essi attraverso una

«cri** di |ire\enti\i accordi che avvengono per in i­

ziativa dell*Knte Moda.

Ouc-tc collezioni co»tituiscono una interessante e

garbata «orpre«a perchè affermano definitivamente

la maturità conquistata dai creatori ita lian i, dopo

im'inten-a e «cria preparazione, per avviare le atti­

vità nazionali dell abbigliamento e della moda verso

una produzione che vanta l'au tarch ia del materiale

e -opratulto della concezione.

Tutto ciò è «tato effettivamente conseguito in que­

sta opportuni—ima Mostra Mercato della Modisteria

sagacemente organizzata cosi da costituire una ras­

segna della nuova moda, un mercato dei confezio­

natori e dei produttori e una maggiore armonizza­

zione degli sforzi delle categorie interessate verso

una produzione più nettamente classificabile come

italiana.

Non indifferente è stato lo sforzo compiuto dai pro­

duttori. I prodotti della modisteria hanno una lori»

brevissima ed effimera vita che impone al produt­

tore una continua dinamica attività rivo lta a lla r i ­

cerca del nuovo e di conseguenza la materia prima

da u«ar«i varia continuamente.

I. au«ilio di una tecnica in continuo progresso ha

giovato alla varietà delle materie prime che «li con­

tinuo necessitano alle nuove foggie che esprimono

la moda, h co-i variano le produzioni dei filati, dei

feltri, delle pelli, dei ricami, delle passamanerie,

dei n a 'tri. delle rafie, delle paglie e degli accessori

in genere che hanno inoltre a propria disposizione

la suggestiva e mutevole forza espressiva del colore

e dei disegni. Sostituzioni impensate, accostamenti

Ira materia e materia, varietà di impegni, surroga­

zioni perfette, fantasie di nuovi intrecci, impegno

di materie prime nostrane, sino a ieri neglette, sono

‘ tate possibili attraverso realizzazioni autarchiche

e progressi tecnici. M ie industrie tessili si sono as­

sociate alle chimiche nella ricerca dei nuovi pro­

dotti e (Ielle nuove combinazioni raggiungendo ta l­

volta sorprendenti effetti estetici.

L«l è alla Mostra Mercato di To rino che i compe­

tenti. esaminando «pianto è stato realizzato in que­

sto se tto re .«tuo

rimasti sorpresi fra l'amm irazione

dovuta all arte e quella suscitata dalla nuova tec­

nica che ha tradotto iti una inaspettata realtà molti

eleganti ed «triginali esemplari usando materie p r i­

me

il cui impieg«t pareva impossibile tempo ad-

dietro.

La Mo-tra ha dunque esplicai** una »ua funzione di

•limolatrice per la pr«»duzione italiana della modi-

•teria ed è -tata una rivelatrice del progresso e del

mutamento di impiego delle materie prime, tanto

da apparire n»me un •ensihili—imo indice della in ­

fluenza dei nu«»vi ritrovati tecnici sulla nostra prò-

duzione.

Il concreto vahtre dell'autarch ia ne ll'industria del

cappello è ingente. In essa si utilizzano «piali ma­

terie prime, fibre vegetali ed animali, pebt animale,

paglie, pelli. ecc. L 'indu s tria vera e propria è inol­

tre fiancheggiata da mtdte piccole aziende dome­

stico-artigiane. K* dunque un complesso ptideroso

di produtt«iri che svidgono la loro attività in «piesto

settore e che impegnano notevoli «piantità di ma­

terie prime per un ingente valore.

Il pmhlema delle materie prime era non indiffe­

rente pttichè l'importazione di alcune di esse in

grande parte pesava sulla nostra bilancia commer­

ciale. Nel 1938 l'importazione «lei solo pelo greggio,

con il «piale si confezionano i morbidi fe ltri, ani-

umntò a 3.028 quintali. Proven iva «lai Be lg io , dalla

Franc ia . da lITngh ilterra mentre le sparterie prove­

nivano dal G iappone e dalla Boemia.

Per d im inu ire queste importazioni si è lavorato

m«dt«i negli anni immediatamente preludenti. Si

sono eseguiti incroci di razze estere con «pielle no­

strali. si è introdotto l'uso di mescolare nella prò-

duzione dei fe ltri, il pelo c«m cascame di seta: si

sono sostituite la rafia e prodotti simili con produ-

zioni nostrane.

La sparteria. importata sino a ieri dal G iappone e

dalla Boem ia. oggi si fabbrica con pettinato di ca­

napa. garza di cotone, ecc. Le bande di renna che

ci giungevano dalla Boem ia si fabbricami, meglio,

si surrogano. in Italia con materia autarchica di

uguale rendimento. Nei ve lluti di seta pura si sono

realizzati dei notevoli progressi. che fanno presa­

gire un prossimo raggiungimento de ll'au tan 'h ia an­

che in questo ramo della produzi«me. Nuovissime

ed orig ina li lavorazioni sono state eseguite in pelli

di dentice naturali. Nel settore delle guarnizioni la

galalite, il p ri'ta l. il legno, il vetro, ecc.. lavorati

c«»n singolare seiis«i estetico hanno soppiantato l'im-

p«irtazi«me estera: in definitiva si è raggiunto con

un lento e perseverante lavoro, l'autarch ia nel set­

tore delle produzioni occorrenti alla nmdisteria.

Tutti questi risultati, nel rampo delle materie p ri­

me: <|uesta tendenza al nuovo e ad un'estetica pret­

tamente nostra nel campo dell'ispirazione creatrice

sono state mes>e in evidenza dalla Mostra di Torino .

Tecnica ed arte hanno realizzato, sotto gli auspici

dell’ F.nte Moda, tra produttivi e confezionisti della

m<»dis|eria una collab«»razioiie continua e tenace

che ha offerti* ri-ultati notevolissimi ai fini d e ll'a u ­

tarchia e ha confermato le doti di originali creatori

di nuove foggi*» nei nostri disegnatori. Tutto rio ci è

stato chiaramente sottolineato dalla Mostra Mercato

della modisteria, che riuscitissima nella «uà geniale

formula. precede ed attende Ir Mo»tre degli a ltri

•ettori della Moda.