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lenza raffi*, caffè-latte, lunette, b irra , aranciata,

^azzot*. \ermut ed altri generi di minor consumo:

liquori, riocrolato, err.

Inutile dire rhe i soldati hanno sempre espresso

•-aerosamente il loro gradimento per l'accoglienza

rire\uta a Torino . Molti di essi hanno, anzi. sen-

rito il Insogno di esternare per iscritto la loro rico*

tioscenza.

Due album consenati d a ll'E n te raccolgono queste

testimonianze scritte, qualcuna delle quali trascri-

viamo.

Il geniere Cesaro Pietro così si esprime: «O ttim a

l'assistenza fatta ai m ilitari d a ll'En te Provinciale

'lei Turiamo di Torino, a cui rivolgiamo vivissimi

ringraziamenti auspicando alla gloriosa e sicura

vittoria che rivendica le ingiustizie di Yersaglia »

( Album n. I . pag. 0 .

I.'a lp ino Mario Kigoni «rrive : « Ringrazio questa

gentile Citta e i »uoi cittadini per la gentilezza

j\u ta vern i noi m ilitari

»

I \lhum n. 1. pag. 2).

Il dragone Ku>xi Cam illo si r ifa , giustamente, alla

/on«

coniali*:

« Belli»im i e degni della previdenza

del Duce Mino questi po«|i di ristoro per i soldati »

I \lbum n. I . pag. 2l.

II eap««rale Federici» Caselli — detti»

Hmrbo-rletthrm

per via del pizzo che di notte fa scintille — , in

data 21 giugno 1940-XY III, nota: « . . .D e v o r in ­

graziare le signore e le signorine di servizio al po­

sto di ristoro, non tanto per quello che ho avuto

quanto per la squisita gentilezza con cui l'hanno

o fferto» (A lbum n. 1, pag. 8).

Le parole di

Rarba-elettnra

confermano quelle di

un generale rhe, a pag. 3 dello stesso album, a f­

ferma : « Il nostro soldato è sensibilissimo alle at­

tenzioni e alle rure ru i si sente fatto segno e ne è

riconoscente. L ' E . P . T . si rende, con questa opera,

altamente benemerito ».

I n altro alpino, nell'album n. 2. pag. 15, esprime,

ritornando dal fronte, un giudizio su T o rino : « In

questo momento ho avuto l'onore di visitare questa

vostra poderosa Città in pieno assetto di guerra e

ne voglio lasciare la mia impressione scritta su que­

sto libro. Noi alp in i, che da giorni ci troviamo su

alte vette nevose, con orgoglio e sangue freddo, in

mezzo a tormenta e gelo, vigiliamo attentamente ai

nostri confini. Di lassù, dove pitchc ore fa mi tro­

vavo. non jv re i mai pensato di trovare durante

questa mia visita, una città così calma e laboriosa

più di prima, sebbene in-idiata dai bombardamenti

deH'aviazione nemica. Ciò lignifica una città fa*ei-

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